COP28: l’Italia aderisce al Fondo Amazzonia, una foresta fondamentale per il Pianeta

Il Ministero dell’Ambiente italiano ha annunciato alla COP28 di aderire al finanziamento internazionale per salvare uno dei “polmoni” più importanti della Terra.
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Francesco Castagna 6 Dicembre 2023

Si trova a circa 9mila km di distanza dall'Italia, un numero che equivale più o meno a percorrere per 15 volte la tratta Roma-Milano. È la Foresta Amazzonica, uno dei più importanti biomi esistenti al mondo, uno dei motivi per cui l'aumento della temperatura terrestre attualmente non sta accelerando maggiormente. Uno spazio protetto e adorato dai nativi sudamericani, attaccato e sfruttato da più politici e aziende internazionali. Negli anni infatti questa foresta ha perso numerosi ettari di alberi, e gli effetti del cambiamento climatico non contribuiscono alla tutela di questa riserva naturale.

Luiz Inacio Lula da Silva, durante la COP28 a Dubai, ha lanciato un allarme e un appello alle Nazioni Unite"Anche se non abbattiamo un solo albero, l'Amazzonia potrebbe raggiungere il punto di non ritorno". La foresta amazzonica infatti sta subendo da aprile 2023 una forte siccità, che secondo le previsioni potrebbe durare ben oltre il 2024. Stiamo parlando di una situazione in cui potrebbero verificarsi costantemente numerosi incendi, perdita di specie (per alcune già in atto) e prosciugamento dei fiumi. È il caso del Rio delle Amazzoni, uno dei corsi d'acqua più lungi al mondo, che negli ultimi giorni si è prosciugato di circa mezzo metro.

La foresta amazzonica contribuisce al mitigamento del riscaldamento globale in maniera rilevante: assorbe all'incirca 300 milioni di tonnellate di CO2 l'anno. L'Italia ha deciso alla COP28 di finanziare il Fondo Amazzonia con un contributo di 5 milioni. Il contributo servire a promuovere la "protezione della biodiversità e del suolo, all’uso sostenibile delle risorse forestali, agricoltura e allevamento sostenibile e alla creazione di catene di valore per lo sviluppo delle comunità locali e indigene (IPLCs), donne e giovani".

Attivo dal 2021, attualmente il contributo è volontario. Ne fanno parte i Paesi beneficiari (Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana e Suriname) e i donatori (Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Regno Unito, e ora l'Italia).

Fonte| MaSe