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Cosa conterrà il decreto sblocca-vincoli: stop alla burocrazia per le autorizzazioni degli impianti energetici

A fine gennaio il governo approverà un nuovo decreto per sburocratizzare la macchina amministrativa, con lo scopo di accelerare gli iter autorizzativi per i le valutazioni di impatto ambientale (VIA). Come funziona e cosa riguarderà?
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Francesco Castagna 13 Gennaio 2023

Una delle priorità di questo esecutivo sarà sburocratizzare i processi autorizzativi di impianti energetici se vuole accelerare la transizione ecologica. Il Ministro alle Politiche Europee, al PNRR, alle Politiche di Coesione e al Sud, Raffaele Fitto, ha già chiesto di velocizzare le tempistiche di autorizzazione delle strutture per ricevere a pieno i fondi del Piano di Ripresa e Resilienza.

Il decreto quindi comprenderà delle soluzioni per rendere le procedure rapide per ottenere i pareri su impatto ambientale e sui beni culturali. "L’obiettivo è rendere ordinario quello che è straordinario e la straordinarietà del Pnrr dovrebbe essere l’ordinarietà del Paese, abbiamo il dovere di rendere queste procedure definitive e strutturali. Insomma, il Pnrr avrà raggiunto i suoi obiettivi, se avrà inciso nel funzionamento del Paese", ha dichiarato il Ministro in un confronto con il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Ma le richieste di Decaro sono quelle della maggior parte dei sindaci, essendo il sindaco di Bari anche il Presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI): snellire e dimezzare le tempistiche degli iter autorizzativi.

Cosa prevede

Ma cosa prevede lo "sblocca-vincoli"? Il decreto punterà a rivedere i timbri autorizzativi necessari per avere il via libera sulla realizzazione di opere necessarie dal punto di vista energetico. Si interverrà quindi sui pareri che devono rilasciare i diversi enti territoriali che fanno capo al Ministero dei Beni Culturali e dell'Ambiente. Ma in che modo?

  • Nomine a progetto: Il governo potrà nominare un altro organo pubblico o un commissario ad hoc per rilasciare in breve tempo i permessi. Una sorta di "nomina a progetto", terminata la quale scade il potere sostitutivo conferito dall'esecutivo
  • Valutazioni di impatto ambientale: si punta ad accelerare il lavoro delle Sovrintendenze che hanno il ruolo di valutare e, eventualmente, di rilasciare le Via e le Vas, stabilendo delle scadenze che non ammettono dilazioni
  • Nuove apparecchiature elettroniche e nuove assunzioni
  • Una commissione più estesa per valutare le autorizzazioni: entro fine mese diverranno operativi 43 nuovi commissari Via/Vas, con lo scopo di valutare e approvare più progetti possibile

Giovedì 12 gennaio si è tenuta la prima Cabina di Regia del PNRR del 2023. Il Ministro Raffaele Fitto ha ascoltato le Amministrazioni centrali e territoriali per fare un punto della situazione. Entro il 30 giugno l'Italia dovrà raggiungere 27 obiettivi del Piano di Ripresa e Resilienza. Se dovesse riuscirci, il nostro Paese potrà accedere alla quarta rata di 16 miliardi di euro.

"Nella Cabina di Regia del #PNRR abbiamo deciso di convocare riunioni tecniche bilaterali per verificare lo stato di attuazione di ciascuna misura anche in vista dell’avvio della fase di aggiornamento del Piano e dell’inserimento del capitolo #RepowerEU", ha affermato il Ministro Fitto sui social, ricordando l'importanza di agire tempestivamente e di fare attenzione alle scadenze, che devono essere "monitorate costantemente".