Cosa fare se si trova un riccio in letargo: quando soccorrerlo e quando lasciarlo stare

Se vedi durante il periodo invernale un riccio che ti sembra morto non spaventarti, molto probabilmente sta solo dormendo. É in letargo e non va disturbato in alcun modo. I casi in cui dovresti portarlo in un Centro di Recupero sono molto pochi.
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Evelyn Novello 14 Novembre 2023

Ti sarà capitato forse di trovare nel tuo giardino o in un bosco, nascosto a terra tra le foglie, un riccio. É così grazioso che ti verrà voglia di aiutarlo, soprattutto se ti trovi nella stagione invernale e ti sembra apparentemente privo di vita. Beh, quel riccio molto probabilmente è solo in letargo e per proteggerlo non devi toccarlo o disturbarlo in alcun modo. Questo sonno è proprio la sua protezione naturale contro il freddo invernale e ne ha bisogno per sopravvivere fino alla primavera.

Verso ottobre/novembre i ricci entrano in un lungo sonno che dura fino a marzo/aprile a seconda delle condizioni climatiche. In quel periodo il loro cuore rallenta passando da 180 battiti al minuto a circa 8 battiti al minuto, il respiro si riduce da 40/50 atti respiratori al minuto fino a 3 o 4 respiri al minuto e possono perdere dal 20 al 30% di peso corporeo, in queste condizioni l'animale può trascorrere anche dei mesi senza mangiar nulla.

Alcuni ricci però, potrebbero aver bisogno di aiuto, ma i casi sono molto limitati. Dovresti rivolgerti a un centro di recupero per fauna selvatica soltanto se:

  • noti, di giorno, un riccio che si trova allo scoperto e non è protetto da foglie o altri elementi naturali. Se vedi ricci vaganti durante il periodo invernale potrebbe essere un segnale di allarme perché dovrebbero essere in letargo e svegliarsi solo saltuariamente.
  • in qualsiasi periodo dell'anno trovi ricci feriti, con tagli o escoriazioni evidenti. Se barcollano, camminano a fatica o sono sdraiati su un fianco e non sono reattivi potrebbero essere collassati o in fin di vita.
  • nel periodo compreso fra ottobre e novembre noti un piccolo riccio sotto i 400 grammi. Potrebbe essere un cucciolo e va recuperato perché troppo piccolo per sopravvivere alle temperature invernali.

I ricci spesso amano fare il nido sotto i bancali, le cataste di legna, i cespugli e i cumuli di fieno e foglie. I nidi costruiti per il letargo sono termicamente ben isolati e più duraturi rispetto a quelli usati nel periodo estivo. Per aiutarli nella costruzione di un nido per il letargo puoi agevolarli lasciando loro a disposizione un cumulo di foglie o fieno o creando delle mangiatoie o piccole casette. I ricci sono tendenzialmente onnivori quindi puoi lasciar loro carne, croccantini per gatti, scatolette. Da evitare assolutamente latte, mandorle, cereali e qualsiasi altro cibo umano.

Fonti | OIPA, Centro Recuperi La Ninna