In estate e in autunno spesso capita di trovare in giardino, nei sentieri o addirittura in strada ricci e porcospini. Che fare? Il riccio non è un animale da compagnia, ma è selvatico e vive in natura: la prima regola, quindi, è non cercare di forzarlo a entrare in casa portandocelo di forza.
Ecco quindi tutte le regole che dovresti seguire quando incroci sulla tua strada un riccio o un porcospino.
Prima di tutto, sapevi che riccio non è sinonimo di porcospino e viceversa? I ricci sono piccoli animali coperti da aculei, che si cibano di insetti, tondeggianti e con le zampe corte.
I porcospini (o istrici) sono invece più grandi, quasi il doppio, con un manto che non ricopre tutta la schiena, partendo invece da metà, con aculei molto più lunghi.
Tendenzialmente, la regola base è lasciare in pace il riccio o l'istrice: se sta bene, non c'è motivo per prenderlo in braccio, offrirgli acqua o cibo. Non portarlo nemmeno in casa! Non è il suo habitat naturale e non è giusto che tu lo stravolga.
Se, tuttavia, lo trovi su una strada, un marciapiede o un luogo particolarmente pericoloso puoi prenderlo con dei guanti da lavoro, delicatamente a per la schiena, lasciando che si "appallottoli", portandolo poi in un habitat naturale dove può sopravvivere più facilmente.
Quando il riccio è ferito o sofferente, è necessario che tu lo prenda delicatamente come descritto sopra e contatti il veterinario più vicino oppure un CRAS, un centro di recupero che si occupa di animali selvatici. Anche i Vigili del Fuoco o il Corpo Forestale ti sapranno aiutare, prima telefonicamente spiegandoti il primo soccorso, e poi portandolo direttamente da loro.