Dici "lavaggio a secco", ma sai cosa intendi davvero? La parola "secco" descrive bene il processo, ma solo a grandi linee, e ti suggerisce la caratteristica principale. Ovvero: lavando a secco, non si utilizza acqua. Ma in che senso? E come si può lavare a fondo un tessuto senza bagnarlo?
Il lavaggio a secco suscita poi altre domande, per esempio quelle riguardanti l'impatto ambientale e la sostenibilità dei processi coinvolti in questa detersione.
Ecco dunque una spiegazione su come funziona il lavaggio a secco, per valutare da te se sia meglio o peggio del lavaggio normale in lavatrice o a mano.
Il lavaggio a secco è un processo di pulizia utilizzato principalmente per i tessuti delicati che non possono essere lavati con acqua e detersivi tradizionali e casalinghi.
Le lavanderie che lavano a secco spesso utilizzano solventi chimici per rimuovere sporco e macchie dai tessuti. Il nome "lavaggio a secco" deriva proprio dal fatto che non si utilizza acqua durante il processo.
Ogni lavanderia ha le sue procedure, naturalmente, ma in maniera generica il lavaggio a secco funziona in questa maniera.
Ogni capo viene ispezionato per individuare macchie e danni, dopodiché le macchie vengono pretrattate con speciali soluzioni chimiche per facilitarne la rimozione durante la pulitura.
I capi vengono poi inseriti in una macchina per il lavaggio a secco, che funziona in modo simile a una lavatrice tradizionale, ma utilizza solventi invece di acqua. Quelli comunemente usati includono il percloroetilene (detto perc), ma anche idrocarburi e siliconi. Il solvente, a quel punto, penetra nei tessuti e scioglie il grasso e le macchie.
Dopo il lavaggio, i capi vengono asciugati all'interno della stessa macchina, che recupera e ricicla il solvente utilizzato. Questo processo riduce la quantità di solvente necessaria e minimizza l'impatto ambientale, anche se in generale i solventi chimici non sono mai del tutto sostenibili.
C'è naturalmente una scala di tossicità. Per esempio il perc, il solvente più comunemente utilizzato per la sua efficacia nel rimuovere macchie e sporco, è un composto chimico volatile e potenzialmente tossico, sia per l'ambiente che per la salute umana. Gli idrocarburi sono invece una scelta più ecologica rispetto al perc, poiché meno tossici e infiammabili. Richiedono un ciclo di lavaggio più lungo e possono essere meno efficaci su alcune macchie: ecco perché non tutte le lavanderie optano per loro. Infine, può essere usato anche il silicone, una delle opzioni più ecologiche disponibili. È meno aggressivo sui tessuti e meno nocivo per l'ambiente, ma è anche più costoso.
Il lavaggio a secco – come leggerai dalle etichette dei capi che hai nell'armadio – è particolarmente efficace per tessuti che possono danneggiarsi con l'acqua, come seta, lana, velluto e alcuni materiali sintetici.
Ma, nel caso di etichette che non riportino il divieto del lavaggio a secco (il cerchio sbarrato) può essere una valida opzione per altri tessuti nel caso di macchie di grasso, olio e altre sostanze che l'acqua e i detergenti tradizionali non riuscirebbero a eliminare facilmente.
Anche se abbiamo già visto quali siano le opzioni disponibili in termini di sostanze chimiche usate nel lavaggio a secco, è bene fare alcune considerazioni.
Il lavaggio a secco tradizionale, soprattutto quando si utilizza il perc, può avere un impatto ambientale significativo, è vero. Può contaminare il suolo e le falde acquifere e chi vi è esposto regolarmente potrebbe incorrere in diversi problemi di salute.
D'altro canto, lavare a secco è spesso l'unica opzione disponibile per alcuni tessuti e capi, che se lavati diversamente rischierebbero di rovinarsi, alimentando il circolo vizioso dell'acquisto di nuovi indumenti.
Per ridurre l'impatto puoi quindi scegliere comunque il lavaggio a secco, optando per le lavanderie professionali che si affidano a solventi alternativi e a pratiche più sostenibili, come l'uso di idrocarburi o siliconi, migliorando i sistemi di recupero e riciclo dei solventi. Basta chiedere!