Cos’è e come prendersi cura della “pianta cavatappi”

La sua particolare forma la rendono perfetta sia per gli interni che per gli esterni. Ecco come coltivarla correttamente.
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Redazione Video Ohga 28 Ottobre 2023

L'Albuca Spiralis è una pianta succulenta abbastanza diffusa, soprattutto coltivata come pianta ornamentale in giardino.

Se questo nome non ti dice nulla è perché potresti conoscerla in realtà con il buffo nome di "pianta cavatappi": questo deriva dalla forma delle sue foglie, lunghe e sottili, che si arricciano su se stesse formando delle spirali.

É questa la caratteristica principale di questa pianta, che la rende subito riconoscibile. Anche per questo può essere coltivata anche in casa, in quanto la sua forma particolare può contribuire a dare un tocco green e moderno agli ambienti domestici.

Anche se nel caso della pianta "cavatappi" ci troviamo dinnanzi ad una pianta di facile coltivazione, ci sono alcune informazioni specifiche da tenere a mente affinché cresca in maniera sana: come per tutte le piante infatti, ha esigenze specifiche in termini di temperatura, esposizione, acqua ecc…

Vediamo dunque a quali fattori prestare maggiormente attenzione nella coltivazione di questa pianta.

  1. Temperatura e luce: si tratta di una pianta che resiste molto bene al freddo (anche quando le temperature scendono sotto lo 0), mentre non tollera il caldo eccessivo. Per questo può anche essere esposta per qualche ora alla luce diretta, purché le temperature non siano eccessivamente elevate.
  2. Terreno: si può utilizzare per questa succulenta un terreno ideale per piante grasse. In alternativa, basta integrare il terriccio con una componente drenante: ideale la perlite.
  3. Acqua: le annaffiature per l'Albuca Spiralis devono essere molto equilibrate. In estate va bagnata molto poco (1-2 volte al mese), mentre per il periodo di fioritura (che solitamente coincide con l'inverno) è importante dare piccole dosi di acqua anche tutti i giorni.
  4. Fertilizzante: la "pianta cavatappi" non ha particolari esigenze in termini di sostanze nutritive, tuttavia non è una cattiva idea integrare – soprattutto durante la fioritura – con un fertilizzante naturale.
  5. Rinvaso: si tratta di un'operazione che si rende necessaria in media ogni 2-3 anni, ovvero quando il bulbo avrà occupato l'intero contenitore. Per questo è importante utilizzarne uno sempre più grande ogni vola, per evitare che la pianta subisca costrizioni.
  6. Insetti: questa pianta potrebbe essere vittima di parassiti, soprattutto afidi e cocciniglie. Per questo è importante proteggerla utilizzando dei pesticidi naturali con regolarità.