
Il Giglio di Mare, il cui nome scientifico Pancratium maritimum, deriva dal greco "pan" che significa "tutto" e "kratos" potente, è una pianta originaria dell'area del Mediterraneo e cresce nelle zone costiere sabbiose e rocciose, come ad esempio la Sardegna. É un fiore, della famiglia Amarillidaceae; ha un aspetto delicato, ma resiste in un ambiente duro e arido, come le spiagge lambite dal mare, sole e vento.
Il Giglio di Mare, noto anche come pancrazio marino, giglio pancrazio, tuberosa di mare, è una pianta monocotiledone, ovvero germoglia dal suo seme sviluppando una sola fogliolina. Il suo bulbo può raggiungere i dieci centimetri di diametro, ed è allungato in uno stretto collo, che gli permette di emergere, spesso insabbiato in oltre cinquanta centimetri di profondità nelle dune. Il fusto non supera i 40 cm, così da resistere ai venti più forti. Il suo fiore è di un bianco molto intenso.
Il Giglio di Mare cresce sulla costa atlantica dalla Bretagna al Portogallo e nel Mediterraneo, comprese Corsica e Creta. Grazie alla sua incredibile resistenza, il suo seme può sopravvivere a lunghi periodi in mare mantenendo la sua capacità di germinare. In Italia si può vedere su numerose spiagge, entro i 50 m dalla linea di battigia, principalmente della Sardegna, ma si trova anche nelle spiagge sabbiose della Campania, della Calabria, del Molise e della Puglia. In alcune regioni d'Italia (Lazio, Molise, Basilicata, Calabria) è considerata una specie protetta e la raccolta è proibita, perché a rischio estinzione.
Il Giglio di Mare è uno spettacolo dell’estate: la sua fioritura avviene dal 15 luglio a fine agosto. Finisce quando il fiore appassisce, lasciando delle capsule verdi contenenti i semi; a settembre le capsule maturate dal sole diventano marroni e lasciano intravedere all’interno i semi neri destinati a piantarsi nella sabbia per dare nuovamente vita al giglio di mare la prossima estate.