Cos’è l’età biologica e come si calcola

No. l’età anagrafica non è l’unico indicatore del tuo invecchiamento. E non è nemmeno il più preciso. Se vuoi sapere davvero quanti anni ha il tuo corpo dovrai calcolare l’età biologica. Vediamo meglio di che si tratta.
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Valentina Danesi 31 Marzo 2023
* ultima modifica il 04/05/2023

Non sempre l'età corrisponde a quella indicata sulla carta d'identità, ovvero a quella anagrafica. Il vero indicatore del tempo che passa è l'invecchiamento delle funzioni del tuo corpo. In altre parole, l'età biologica, che secondo alcuni potrebbe addirittura aiutarti a prevedere quando potresti morire. Ma non è detto che tu ci tenga davvero a scoprirlo. Se però sei curioso di sapere quanti anni ha il tuo corpo, devi sapere che è possibile calcolare l'età biologica basandosi proprio sulla tua fisiologia in quel preciso momento della tua vita. Ci sono diversi parametri che devono essere considerati per quantificare i danni a carico dei tuoi tessuti, dei tuoi organi e del tuo apparato muscolo-scheletrico che possono essere insorti con il tempo. Proviamo allora a capire meglio cosa sia di preciso l'età biologica e come puoi calcolarla.

Cos’è 

Ti hanno mai detto che dimostri meno dell'età che hai? Ecco, questo è un esempio, seppur un po' semplicistico, del concetto di età biologica, che non ha a che vedere con quella anagrafica scandita dai tuoi compleanni. La domanda che ti devi fare quindi è: che età ha il mio corpo a livello di funzioni fisiologiche?

Calcolarla è utile per il semplice fatto che al tuo organismo importa poco della carta d'identità. Valuta piuttosto gli eventuali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie che possono anche accorciare la durata complessiva della tua vita. I parametri tengono conto principalmente delle basi genetiche, delle influenze ambientali, dei danni riportati dal corpo e della qualità fisiologica dei processi biologici.

Come forse stai iniziando a capire, al di là del tempo che passa, conta anche il tuo patrimonio genetico, lo stile di vita e le esperienze a cui sei andato incontro nel corso degli anni. La somma finale ti saprà fornire non solo un dato sulla tua età biologica attuale, ma anche un'indicazione rispetto alla velocità con la quale stai invecchiando. In generale, e questo è piuttosto intuitivo: se il numero risulta inferiore rispetto a quanto dice la carta d'identità è un ottimo risultato, non male anche la possibilità che i due dati coincidono. Quando invece l'età biologica è superiore rispetto a quella cronologica significa che stai invecchiando troppo rapidamente e forse è bene rivedere il tuo stile di vita e mettere in atto qualche accorgimento in più.

I fattori che possono influenzarla

Per capire quali fattori possono influenzare la tua età biologica, dobbiamo prima di tutto specificare come interagiscono tra loro fenotipo e genotipo. Si tratta di due elementi che, combinati tra loro, restituiscono appunto l'età del corpo. Per fenotipo si intende l'insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali del tuo organismo, che risultano proprio dalle influenze dell'ambiente e dall'espressione del genotipo, ovvero la costituzione genetica.

Per semplificare. Il genotipo è quanto hai ereditato dai tuoi genitori in termini di geni, e quindi di salute e di capacità di difenderti da malattie. Il fenotipo invece è la somma della base genetica più il tuo stile di vita, le tue abitudini alimentari, l'ambiente dove sei cresciuto, quello in cui vivi e le eventuali esperienze che possono aver avuto un impatto sul tuo organismo. Su tutto questo insieme di fattori, naturalmente, potrai intervenire.

Come si calcola

Ma quindi come si calcola l'età biologica? In realtà non è un'operazione che puoi fare da solo. Come forse avrai già scoperto, online si trovano diversi test che si propongono di calcolare la tua età biologica, ma spesso risultano poco affidabili.

Esistono poi algoritmi che, a partire da un semplice e piccolo prelievo di sangue, una o due gocce, sono in grado di quantificare i radicali liberi presenti, il livello di stress ossidativo del tuo organismo e le difese antiossidanti presenti. L'analisi avviene attraverso un macchinario apposito e, in seguito, si effettua anche un secondo test finalizzato a misurare la capacità lavorativa delle arterie. Si tratta, come forse saprai, sei vasi sanguigni più grandi che trasportano ossigeno fino agli organi più importanti. Se il loro funzionamento è ottimale, anche il corpo invecchierà più lentamente. Ottenuti tutti questi dati, interviene l'algoritmo che li elabora e restituisce il risultato.

Per accedere a questi test, l'idea migliore è quella di chiedere al tuo medico. A livello indicativo, non c'è un'età specifica in cui viene consigliato, anche se potremmo dirti che l'ideare sarebbe iniziare dai 35-40 anni.

Fonte| Università Piemonte Orientale

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