Cos’è l’inviato speciale per il clima e perché l’Italia ha urgentemente bisogno di questa figura

Terminato il suo incarico, Alessandro Modiano si è dimesso dal ruolo di Inviato Speciale per il Clima italiano. Questa figura però è talmente importante per la diplomazia climatica del nostro Paese, che non possiamo aspettare troppo per nominare un sostituto.
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Francesco Castagna 17 Febbraio 2023

L'inizio del 2022 per l'Italia è stato un periodo importante in tema di politica estera e ambientale: il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e quello della Transizione Ecologica Roberto Cingolani avevano nominato per la prima volta nel nostro Paese l'inviato speciale per il clima. Per questa carica avevano scelto Alessandro Modiano, 57enne e romano di origini.

Un diplomatico che da subito ha cominciato a lavorare a livello internazionale per portare l'Italia al centro delle discussioni sulle politiche e sulle decisioni da prendere per contrastare gli effetti cambiamento climatico. Ma a cosa serve l'inviato speciale per il clima e perché c'è bisogno che il nuovo esecutivo nomini il prima possibile un sostituto di Alessandro Modiano?

Ruolo e funzioni

La figura di "Inviato speciale per il Clima" svolge un ruolo chiave nella definizione delle trattative internazionali sulle politiche ambientali. In primo luogo ha il compito di presenziare i negoziati e i tavoli internazionali , in quanto rappresenta il punto di riferimento per ogni Stato nella promozione di politiche mirate a contrastare il riscaldamento globale. Ohga aveva sentito Alessandro Modiano in occasione dei lavori preparativi della Cop27, che si è tenuta a Sharm el-Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022. Pochi giorni prima, il 3 novembre, Ohga ha partecipato a un incontro online organizzato dal think thank sul cambiamento climatico Ecco, una delle associazioni che parteciperà in presenza alla Conferenza delle Parti. In quell'occasione Alessandro Modiano è intervenuto per presentare l'azione italiana alla Cop27 e spiegare il coordinamento con le altre nazioni europee.

Durante le Cop, ovvero le Conferenze delle Parti, si discutono temi importanti: alcuni di carattere tecnico, altri più politici. Nell'ultima Cop i temi principali sul tavolo delle trattative erano: il fondo Loss and Damage, il pacchetto Fit for 55, gli aggiornamenti sugli accordi di Glasgow e i sistemi alimentari sostenibili. La neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso parte al summit insieme al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, ma non era presente nel momento in cui gli Stati hanno dovuto proporre delle soluzioni per far convergere le posizioni dei Paesi più sviluppati con quelle dei Paesi in via di sviluppo. Era presente però il nostro inviato speciale Alessandro Modiano, che si è occupato di rappresentare l'Italia nel corso delle decisioni.

Se questa figura è nuova per l'Italia, non lo è per altri Paesi. Esiste già in numerosi Stati, come ad esempio John Kerry per gli Usa, Xie Zenhua per la Cina e Nick Bridge per la Gran Bretagna.

Diplomazia climatica

Il prossimo inviato speciale per il clima dovrà occuparsi quindi di presenziare ai negoziati della Cop28, che si terrà a Dubai, per rappresentare la voce e le intenzioni dell'Italia ai tavoli internazionali. Molto probabilmente, come è già successo per Alessandro Modiano, sarà il "ponte" tra il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e quello degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Cingolani, che aveva assunto la nomina in un periodo di transizione, aveva definito questo ruolo come "un ulteriore importante strumento grazie al quale il nostro Paese può affrontare l’emergenza del riscaldamento globale” e l'ex ministro Luigi Di Maio rappresenta un'opportunità per “confermare la propria leadership su uno dei temi decisivi per la sopravvivenza del nostro Pianeta così come lo conosciamo”.

Il senso dell'importanza di un ruolo del genere lo troviamo interamente in alcune risposte di un'intervista ad Alessandro Modiano, pubblicata sul sito ufficiale della Farnesina: "La mia figura garantirà continuità: un ministro non può sedersi a un tavolo di trattative per due settimane. L’inviato speciale rappresenterà la posizione italiana in assenza del capo politico della delegazione". E aggiunge, quando gli viene chiesto perché è importante avere un rappresentante che si occupi di diplomazia climatica, che "il tema della diplomazia climatica è ormai irrinunciabile. In occasione del varo del Green Deal Europeo è stato detto ai governi della Ue che una componente di diplomazia climatica deve entrare in tutti gli incontri bilaterali del ministrodegli Esteri o del presidente del Consiglio".

Il mio interesse per il giornalismo nasce dalla voglia di approfondire tutto ciò che oggi giorno accade sempre più velocemente. Unisco altro…