Cos’è una frazione estranea e come devi smaltirla per non rovinare la qualità della differenziata

Se ti trovi a dover buttare un bicchiere di cristallo, sai qual è il suo contenitore? Se la risposta che stai per dare è “nel vetro”, sappi che ti sbagli. Questo oggetto come molti altri fa parte della frazione estranea. Di cosa si tratta? Vediamolo insieme.
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Francesco Castagna 27 Agosto 2022

Quando smettiamo di utilizzare un oggetto spesso lo buttiamo in un contenitore soltanto perché è prevalentemente composto di plastica oppure di vetro. Ammettiamolo, è molto difficile trovare una persona che riesca a fare una raccolta differenziata certosina. La perfezione non esiste. Questo però non vuol dire che non possiamo fare di meglio.

L'abitudine che ti ho descritto prima è totalmente sbagliata, per esempio. Se ne ignoravi l'esistenza, esiste tutta una serie di oggetti che non vanno buttati nella plastica solo perché sono fatti principalmente di questo materiale.

Cosa è

Si chiama frazione estranea, in sostanza si tratta di tutta quella parte di rifiuti che non possono essere riutilizzati e riciclati ma che finiscono per essere soggetti a smaltimento. Si chiamano così perché a loro interno è presente materiale potenzialmente putrescibile o pericoloso. A seconda del tipo di rifiuto, esistono frazioni estranee alla plastica, al vetro e all'organico.

Per quanto riguarda gli apparecchi elettronici, devi sapere che questo tipo di oggetti sono a tutti gli effetti dei RAEE. Per questo motivo se di grandi dimensioni devi portarli nelle isole ecologiche, se sono di piccole dimensioni invece ti basterà gettarli negli appositi contenitori per strada.

Plastica

Ne sono un esempio, come riporta l'Arpa Marche, i rifiuti ospedalieri (anche se in plastica), i beni durevoli in plastica come oggetti da arredamento , casalinghi, i giocattoli,  le custodie per CD e musicassette, i barattoli per colle, i posacenere. Tutti prodotti che non devono essere smaltiti insieme alla plastica perché ne comprometterebbero il riciclo.

Se non lo sapevi infatti, nel contenitore della plastica dovresti buttare solamente gli imballaggi e null'altro. Questo perché le frazioni estranee contaminano alla fonte i rifiuti che al contrario potrebbero diventare risorse.

Vetro

Per quanto riguarda i rifiuti in vetro, generalmente le aziende e i comuni raccolgono imballaggi come le bottiglie, i vasetti e anche i barattoli. Non fanno parte invece del "vetro" gli oggetti in cristallo come i bicchieri, i lampadari e i posaceneri, le ceramiche e le porcellane, le lampade e le lampadine, gli specchi, i contenitori in vetro resistenti al fuoco, i monitor e gli schermi della TV.

Organico

Anche nei cesti dell'organico delle case è possibile trovare una parte di frazione estranea che non permette il riciclo o compromette la parte organica già presente. Questo perché si commette l'errore di buttare nei contenitori sbagliati alcuni rifiuti, così da compromettere la raccolta differenziata e il successivo riutilizzo e costringere il tuo Comune a spendere du più. Una costo che, a lungo andare, ricadrebbe sulle tasche del cittadino.

Nell'organico quindi è giusto trovare tutto il materiale potenzialmente compostabile, come scarti di cucina o avanzi di cibo, il pane vecchio, i fondi di caffè o i fazzoletti sporchi di carta. Mentre non vanno assolutamente nello stesso contenitore pannolini e assorbenti, stracci e imballaggi e confezioni. Tutto materiale che va nel secco non riciclabile.