
Fino ad oggi, quando il tuo animale domestico stava male, il veterinario prescriveva una cura in cui era previsto l’acquisto e l’assunzione di farmaci prodotti esclusivamente per lui. Questi, naturalmente, comportavano un costo notevole. Ti sarai anche chiesto in varie occasioni se magari non fosse stato possibile somministrargli un farmaco di quelli che avevi già nel cassetto dei medicinali, con lo stesso principio attivo di quello prescritto dal veterinario. Fino ad ora no, non era possibile e la netta distinzione tra farmaci “umani” e farmaci veterinari rendeva molto dispendiosa la cura del proprio pet.
Oggi, grazie all’approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera di un emendamento all’interno della legge di Bilancio proposto dalla deputata pd Patrizia Prestipino, sarà invece possibile farsi prescrivere per il proprio animale anche farmaci ad uso umano contenenti lo stesso principio attivo di quello veterinario. Con un costo sostanzialmente differente.
Quella di consentire questo accorpamento è una decisione che è stata definita molto positiva da tutti i soggetti in campo, Ministro della Salute compreso. Questo perché l’acquisto di prodotti per la cura della salute degli animali presentano spesso un costo molto elevato, pur avendo gli stessi effetti di farmaci che potrebbero essere già in nostro possesso. E ciò vale sia per i privati cittadini che per lo Stato, che si occupa della tutela della salute degli animali presenti in canili e gattili comunali. Un risparmio per tutti, quindi, che non nuoce a nessuno ma anzi, semplifica la vita e lascia in pace il portafoglio.
Non si è fatta attendere la reazione di associazioni animaliste come Oipa, che ha subito diffuso una nota in cui ha ringraziato la Commissione Bilancio della Camera per l’approvazione dell’emendamento Prestipino sottolineando come questo cambiamento potrebbe eliminare alla radice uno degli ostacoli alle adozioni, ovvero la spesa per le cure veterinarie, che spesso spaventa chi desidera adottare un cane. "La disposizione prende atto delle esigenze delle famiglie e dei volontari che amano e accudiscono gli animali troppo spesso a caro prezzo e che talvolta non riescono a curarli per le spese esose dei medicinali veterinari", ha dichiarato il presidente di Oipa, Massimo Comparotto. Anche la Lav, Lega anti vivisezione ha esultato, vedendo un lieto fine alla sua campagna #curiamolitutti e #ipiùtassati in cui chiedeva di non considerare l’animale domestico come un bene di lusso ma come parte della propria vita e quindi non bisognoso di una tassazione eccessiva.