Da bottiglie di plastica a francobolli: lezioni circolari dal Liechtenstein

Vecchie bottigliette di plastica che diventano nuovi francobolli da utilizzare per spedire pacchi e lettere. È la nuova idea delle poste del Principato del Liechtenstein, per rendere le spedizioni più sostenibili e “circolari”.
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Sara Del Dot 8 Settembre 2020

Con l’avvento di Internet probabilmente non ne vedi quasi più in circolazione. Eppure un tempo i francobolli erano un sottile oggetto molto prezioso, l’unico che poteva consentirti di contattare una persona lontana. Senza quello, infatti, la tua lettera o cartolina non poteva arrivare a destinazione. Oggi non è più così e le comunicazioni, anche quelle intercontinentali, sono diventate molto più semplici, consentendo di inviare messaggi lunghissimi, foto o lettere d’amore con un semplice click, relegando il francobollo nelle case dei soli appassionati o negli uffici postali.

In Liechtenstein, però, oggi il francobollo potrà assumere un ruolo diverso, all’insegna dell’economia circolare. Le poste del Principato del Liechtenstein hanno infatti proposto l’utilizzo del Pet riciclato per realizzare nuovi francobolli autoadesivi tondi, ricamati con filo di plastica in seconda vita.

Questi nuovi francobolli sostenibili, chiamati Globus perché riproducono il Pianeta Terra, hanno un valore di 6,30 franchi e potrebbero davvero alleggerire il carico di rifiuti plastici da bottigliette con cui la popolazione si trova ad avere a che fare.

Infatti, sul sito delle Poste si legge che “3.100 bottigliette in PET da 600 millilitri sono state trasformate in fiocchi prima di diventare un nuovo filato in poliestere di alta qualità. Per ogni francobollo vengono utilizzati 75 metri di filo, e con un’edizione di 40mila pezzi si utilizzano 3 milioni di metri di filo riciclato, assorbendo circa 1700 bottiglie di plastica”.

Fonte | Liechtenstein Post