![](https://static.ohga.it/wp-content/uploads/sites/24/2021/01/elefanti-ai.jpg)
Più di mille imprese alimentari, tra cui i big Ferrero, Fattoria Roberti, Unilever, Barilla, Ikea e Nestlè, hanno presentato all’Unione europea la richiesta di eliminare l’uso delle gabbie negli allevamenti intensivi di animali, in particolare in quelli di galline ovaiole.
Molte di queste, in particolare i dieci colossi che si sono resi portavoce della richiesta, hanno già eliminato dai propri cicli produttivi le uova prodotte da allevamenti in gabbia o si sono comunque impegnate a farlo entro il 2025. Il benessere animale entra quindi finalmente anche nel megafono delle grandi aziende, quelle che hanno in mano un potere fortissimo: quello di essere ascoltate.
La richiesta è stata espressa tramite una lettera aperta indirizzata alla Commissione europea e ai membri del Parlamento europeo, all’interno della quale sono stati elogiati gli obiettivi e le istanze della campagna europea “End the Cage Age”, promossa da Ciwf e da altre associazioni animaliste e ambientaliste, che è stata firmata da 1,4 milioni di cittadini europei (oltre 90 solo in Italia) e che punta all’eliminazione definitiva delle gabbie nei contesti di allevamento e a una revisione totale delle leggi europee sul benessere degli animali. Una revisione che deve venire dall’interno, modificando nel merito i meccanismi che sono stati promossi fino ad ora e che prevedono metodi crudeli e tanta, troppa sofferenza. Sofferenza che poi noi ci troviamo nel piatto.
Le aziende firmatarie del documento hanno anche sottolineato la loro intenzione e disponibilità a condividere la propria esperienza e collaborare per raggiungere questo obiettivo comune. Molte aziende hanno già fatto dei passi avanti sul tema ed è ora il turno dell’Unione europea di mettersi in pari con la volontà dei cittadini e delle aziende stesse.