Per quasi due secoli, l'uomo ha ucciso le lontre di mare per produrre pellicce, decimandone la popolazione. Un errore che oggi può costarci ancora più caro, dato che questi mammiferi acquatici a rischio estinzione sono in realtà nostri alleati molto preziosi nella lotta ai cambiamenti climatici.
La lontra marina, che è l'animale più peloso della terra, è infatti in grado di supportare gli ecosistemi marini nel catturare carbonio, trattenerlo nei fondali, ed evitare così la sua riconversione e dispersione nell’atmosfera sotto forma di anidride carbonica.
Probabilmente ti starai chiedendo come tutto questo sia possibile. Il segreto sta nell’alimentazione di questi animali che, per mantenere una temperatura corporea adeguata e resistere al freddo, devono mangiare quotidianamente l’equivalente di un quarto del loro peso corporeo. Le lontre si nutrono principalmente di ricci di mare, facendo in modo che la loro presenza non arrivi a creare squilibrio all’interno degli ecosistemi marini.
Gli studiosi hanno notato che, in situazioni in cui il numero di ricci di mare era molto elevato, la quantità di alghe kelp – responsabili di immagazzinare carbonio nelle loro radici – diminuiva drasticamente. Inoltre, è stato rilevato che l’abbondanza di ricci di mare impoveriva la biodiversità dei fondali. Anche per queste ragioni è importante proteggere le lontre marine – presenti al momento soprattutto in Canada e Alaska – e favorirne il ripopolamento.
Attualmente, infatti, questi mammiferi sono catalogati tra le specie in pericolo nella Lista rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il più ricco database del mondo riguardo lo stato di conservazione di piante e animali. Questo significa una maggiore tutela per le lontre di mare, anche se purtroppo la loro popolazione è ormai calata a poche migliaia di esemplari. Capirai anche tu, quindi, che difenderle è oggi più importante che mai, perché il cambiamento climatico è realtà e abbiamo bisogno di ogni aiuto possibile per combatterlo.