primo sapone dalla plastica

Dai rifiuti si possono creare detersivi e cosmetici: gli scienziati hanno trasformato la plastica in sapone

Un team di ricercatori statunitensi e cinesi ha prodotto il primo sapone a partire dalla plastica riciclata: l’idea è nata dalla somiglianza chimica tra polistirene e acidi grassi usati nei cosmetici. Gli scienziati sperano che tutti i sistemi di riciclaggio possano prendere esempio.
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Evelyn Novello 17 Agosto 2023

Se hai sensibilità ambientale ti sarai accorto di quanta plastica si possa buttare ogni giorno e quanta ne finisca sui cigli delle nostre strade o sulle spiagge. Ciò che è stato scoperto di recente negli Stati Uniti non sarà la soluzione definitiva per azzerare i rifiuti di plastica ma rappresenta un passo avanti nel processo di economia circolare. Un team di ricercatori statunitensi e cinesi ha trovato un metodo che consente di utilizzare la plastica dei rifiuti, in particolare il polistirolo, per creare prodotti chimici di alto valore, noti come tensioattivi. Quest'ultimo nome l'avrai sentito sicuramente nominare: stiamo parlando di sostanze utilizzate nei prodotti usati per la pulizia sia personale che della casa, mentre, il polistirolo, nonostante sia materiale che vediamo usato spesso negli imballaggi, raramente viene ricalato a causa di scarsi incentivi finanziari e dei pochi metodi di riciclaggio esistenti. In questo studio si legge che Liu, Zhen Xu ed Eric Munyaneza, ricercatori della Virginia Tech, hanno notato l'incredibile somiglianza tra la struttura chimica del polistirene e quella di un acido grasso precursore chimico del sapone: entrambi i materiali sono costituiti da lunghe catene di carbonio, ma gli acidi grassi hanno un gruppo di atomi in più.

Che la conversione del polistirene in acidi grassi fosse fattibile, il professore Guoliang Liu ne era già conscio, ma la sfida era capire come fare e pare che abbia trovato l'ispirazione mentre si trovava davanti al caminetto in una giornata d'inverno. Osservando il fumo, ovvero piccole particelle di legno, provocato dalla combustione, Liu si è chiesto cosa sarebbe successo se il polistirene fosse bruciato in un ambiente di laboratorio sicuro. L'obiettivo era scomporre le molecole ma fermare il processo prima che diventasse materiale gassoso. In collaborazione con un team di ricercatori, dunque, Liu ha costruito un piccolo reattore simile a un forno, in cui riscaldare il polistirene rompendo le catene polimeriche ma evitando un'ulteriore rottura. Gli scienziati si sono accorti che il risultato consisteva in cera. Il primo passo verso la creazione di cosmetici a partire dalla plastica era stato compiuto.

Il primo sapone dalla plastica

Dopo ulteriori passaggi, il team di ricercatori ha, quindi, realizzato il primo sapone a partire dalla plastica riciclata e ha ipotizzato che questo processo potesse valere anche per il polipropilene, un altro tipo di plastica. Il processo avrebbe due evidenti vantaggi: il riciclo può essere effettuato su entrambi i materiali contemporaneamente senza necessità di separarli, come richiedono gli attuali metodi di riciclaggio, e si tratta di un metodo a basso costo perché richiede principalmente plastica e calore e pochi ingredienti aggiunti nelle fase finali. Gli studiosi sperano che tutti gli impianti di riciclaggio del mondo possano utilizzare il loro metodo così l'inquinamento da plastica abbia un impatto sempre minore sul nostro ecosistema.