Annaffiature regolari e penombra: come coltivare una palma in vaso

Non solo tra dune e spiagge tropicali, le palme trovano posto anche alle nostre latitudini e possono anche essere coltivate con successo attenendosi a poche regole. Scoprile in questo articolo.
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Gaia Cortese 19 Febbraio 2022

Non è indispensabile avere un giardino per poter coltivare una palma.  Questa pianta dalle origini africane si è ormai adattata anche alle nostre latitudini e ha solo bisogno di qualche attenzione in più per potersi sviluppare regalandoti anche tante soddisfazioni.

La prima regola è acquistare una palma adatta a crescere in vaso, come per esempio la Kentia, una pianta da appartamento che preferisce l'ambiente interno all'esposizione diretta al sole, e che se innaffiata regolarmente, non rischia di seccarsi o ricoprirsi di foglie gialle.

Insomma, vale sempre la pena di chiedere i suggerimenti di un esperto vivaista e di procurarsi terriccio e concime adatti alla coltivazione. Detto e fatto questo, non ci sono altri ostacoli per poter dare un tocco di eleganza alla propria casa o al proprio giardino, con la coltivazione di una bellissima palma.

Caratteristiche

Appartenenti alla famiglia delle Aracaceae, le palme sono piante originarie dell’Africa, ma quello che più lascia sorpresi è che queste piante possono vantare di essere tra le più antiche del pianeta Terra. Ne esistevano esemplari già nell’Era del Giurassico (ben 130 milioni di anni fa), tant’è che Linneo nella sua opera di classificazione delle piante le menziona come “Principi delle piante”.

Riconoscibili per gli alti fusti e le foglie in genere lunghe e affusolate, va detto che ne esistono così tante specie che è difficile darne una descrizione che metta tutti d'accordo. Oltretutto, a seconda della specie, la palma produce fiori e frutti differenti, anche se in generale i fiori sono quasi sempre contenuti nelle spate, ossia delle capsule di colore bianco o giallo e dalla forma ovale.

La palma è anche una pianta dioica, vale a dire che produce sia fiori maschili che femminili, favorendo quindi la propagazione delle specie.

Tipi di palme

Limitarsi a pensare che le palme siano solo quelle che si possono osservare in una cartolina ricevuta dalle Maldive, sarebbe abbastanza riduttivo. Si contano circa 2500 specie di palme e sono tutte classificabili sulla base del numero di tronchi posseduti (ci sono piante con un solo tronco e altre che ne hanno più di uno) o sulla base della forma delle foglie. In questa sede, ci limiteremo a capire com possono essere coltivate le palme da giardino e le palme da interno, da coltivare quindi in vaso.

Coltivazione e cura

Palme coltivabili in giardino

Se hai a disposizione un giardino, non dovresti avere problemi a coltivare una palma all’esterno. In questo caso dovrai sicuramente scegliere una posizione riparata e rivolta a sud per poter garantire alla palma quante più ore di sole possibile, soprattutto durante la stagione invernale.

Il terreno ideale per la palma deve essere ricco di sostanze organiche, ben drenato e mischiato con sabbia (utile per il substrato) e letame.

La pianta deve essere messa dimora tra fine maggio e giugno, mai oltre agosto, ed è importante che la buca che accoglie la pianta sia profonda 50 centimetri più del vaso, e riempita a metà con argilla espansa o ghiaia. Nel momento della messa a dimora nel proprio giardino è anche fondamentale capire che tipo di sviluppo avrà la pianta, verticale o orizzontale, per posizionarla nel luogo più adatto e garantirle così un corretto sviluppo.

Tra le varietà di palme da giardino c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ci sono per esempio, le palme nane, che si distinguono per il tronco più robusto e che non superano quasi mai i 2 metri di altezza; tra le palme giganti, che possono invece raggiungere anche i 20-30 metri di altezza, le più diffuse sono la Palma reale, la Palma del Cile, la Palma da dattero e la Palma dei frutti d’oro.

Palme coltivabili in casa

Tra le palme che si possono coltivare anche in vaso e quindi volendo anche all’interno di un appartamento, possono essere menzionate la Archontophoenix alexandrae, la Chamaedorea, l'Howea (o Kentia), le Phoenix, la Chamaerops e la Dypsis decaryi. Sono tutte piante che chiaramente hanno bisogno di ricevere molta luce e di essere posizionate in un luogo ben arieggiato.

In estate il consiglio è comunque quello di spostare la palma all’esterno, in un luogo ombreggiato; alcune specie, infatti, al contrario di quanto si potrebbe credere, prediligono proprio la penombra. Per farle recuperare lo stress subito nei mesi invernali, in cui probabilmente la palma ha risentito della mancanza di luce, sarà indispensabile non farle mai mancare acqua e concime.

In ogni caso alla palma occorre sempre un vaso di medio grandi dimensioni, del terriccio universale leggero e di buona qualità e per quanto riguarda la concimazione, non devi mai rimanere sprovvisto di un prodotto organico contenente, in parti uguali, azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), e arricchito con microelementi. Di norma, il periodo migliore per concimare la pianta va da marzo a ottobre.