
Il bilancio del 2021 pubblicato dall’Osservatorio CittàClima di Legambiente dimostra che la crisi climatica è già qui, e che dovremmo occuparcene seriamente: i fenomeni meteorologici estremi nel nostro paese sono sempre di più, e hanno pesanti ricadute sui territori e le persone che vi abitano. Solo nell’anno che sta terminando, si sono verificati 187 fenomeni che hanno causato ingenti danni, provocando la morte di 9 persone.
Tra le città più colpite nel corso di quest’anno da alluvioni, ondate di calore, trombe d’aria, grandinate o piogge intense, troviamo al primo posto Roma con 9 eventi estremi, seguita da Napoli con 5, Catania con 4, Palermo e Milano con 2. A livello regionale, Sicilia e la Lombardia sono in testa alla classifica con 30 e 23 eventi estremi. Ma sono state duramente colpite anche Campania (16 eventi), Veneto e Sardegna (14 eventi), Lazio (13 eventi), Piemonte e Liguria (12 e 11 eventi).
“Anche il 2021 è stato un anno con impatti terribili in tutto il mondo e nel nostro Paese. – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – Proprio questi numeri ci ricordano quanto le città italiane abbiano bisogno di urgenti interventi di adattamento a un clima che rende piazze, strade e linee ferroviarie sempre più pericolose durante le piogge di forte intensità e le case sempre più invivibili durante le ondate di calore”.
La situazione è ancora più chiara nella sua gravità se si guarda ai dati dal 2010 a oggi: in totale, gli eventi estremi sono stati 1.181, con addirittura 264 vittime. Per questo, Legambiente torna a chiedere al Governo di dare priorità alla crisi climatica:
“La nostra richiesta al Governo per il nuovo anno è che finalmente si approvi il piano nazionale di adattamento climatico, come hanno fatto tutti gli altri grandi Paesi europei, con chiare priorità di intervento in modo da indirizzare le risorse nazionali e i 2,5 miliardi di euro previsti dal PNRR verso interventi davvero utili di messa in sicurezza e la riqualificazione delle città e dei territori italiani”.