Forse non faranno notizia come i disastri ambientali, ma devi sapere che le specie aliene (sia vegetali sia animali) sono una delle maggiori cause di perdita di biodiversità a livello mondiale. L'Europa – e quindi anche l'Italia, ovviamente – non fa eccezione. Perché sono un pericolo? Semplice, una volta che una specie aliena invasiva entra in un habitat, tende a soppiantare le popolazioni autoctone, alterando gli equilibri di un ecosistema.
Tutto questo provoca dei danni anche a livello economico. Stando a quanto emerge da uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori e apparso pochi giorni fa sulla rivista NeoBiota, l'invasione di specie aliene in Europa avrebbe causato danni per 116 miliardi di euro tra il 1960 e il 202o; e la cifra è anche sottostimata.
A monitorarle è l'Easin (acronimo che sta per European Alien Species Information Network), che di recente ha lanciato un'app per raccogliere segnalazioni e avvistamenti da parte dei cittadini europei. Ma quante sono e quali sono le specie aliene che preoccupano di più la comunità europea? L'occhio è puntato soprattutto su 29 specie alloctone, di cui 12 provengono dall'Asia, 15 dalle Americhe e 2 dall'Africa. Si va dalla nutria, grosso roditore semiacquatico originario del Sudamerica che si è insediato ormai anche nella pianura padana, alla vespa velutina, meglio conosciuta con il nome di calabrone asiatico, che rappresenta una minaccia per le api mellifere e gli altri insetti impollinatori (già in fase di declino a causa di tutta un'altra serie di fattori, tra cui l'inquinamento da pesticidi e il cambiamento climatico).
Più nel dettaglio, si tratta di 11 mammiferi:
5 uccelli:
4 pesci:
un rettile:
un anfibio:
6 crostacei:
un insetto:
Fonte | "Economic costs of invasive alien species across Europe", pubblicato su NeoBiota il 29 luglio 2021.