
Non le mangi, non le recuperi, non le inserisci tra gli ingredienti dei piatti anti-spreco. Le foglie dell’ananas sono il classico scarto alimentare impossibile da riutilizzare, che finisce sistematicamente nel bidone dell’umido in attesa di trasformarsi in compost. Tuttavia di recente è stata avanzata un’altra ipotesi di destinazione di queste componenti all'apparenza inutili, una destinazione decisamente più utile della spazzatura e che si inserisce in una prospettiva di economia circolare.
L’idea viene da alcuni ricercatori delle Filippine, luogo del mondo in cui la produzione e il consumo di ananas sono molto elevati, che sono riusciti a creare una carta utilizzando proprio gli scarti delle foglie, perfetta per la realizzazione di bicchieri e contenitori 100% biodegradabili e quindi non inquinanti.
Si chiama Pinyapel (dal filippino “pinya”, ananas e “papel”, carta) e rappresenta la nuova frontiera dell’economia circolare, quella che consente ai frutti della terra di tornare alla terra dopo aver contribuito ancora una volta a risparmiare al mondo un po’ di inquinamento plastico.
Nel 2019, infatti, l’invenzione è stata anche premiata al D&AD Future Impact Awards di New York, un riconoscimento dedicato alle invenzioni sostenibili. Uno dei suoi principali vantaggi riguarda il fatto che questo materiale è in grado di biodegradarsi molto più in fretta rispetto alla carta, e che a differenza del materiale di cui solitamente sono composti i bicchieri “sostenibili”, questo non prevede in alcun modo la presenza anche della più piccola parte di materiale plastico.