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Danimarca promotrice del plant-based: il nuovo piano danese incentiva il consumo di cibi vegetali

La Danimarca continua la sua strada verso la sostenibilità anche nel settore alimentare. Dopo aver incentivato la produzione e il consumo di alimenti biologici ora fa lo stesso con gli alimenti vegetali. Tutto ciò sarà possibile grazie a incentivi statali e partenariati pubblico-privati.
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Evelyn Novello 25 Ottobre 2023

Che ci siano più sostenibili a livello ambientale non ci sono più dubbi e che siano alternative più sane alla carne (in particolare quella rossa) è altrettanto un'evidenza. Gli alimenti plant- based sono talmente amati in Danimarca da diventare oggetto del nuovo piano del Ministero dell'Agricoltura il cui obiettivo è incentivare i consumi e la produzione dei prodotti alimentari vegetali.

Il piano d'azione è un catalogo di iniziative che agiscono su più fronti, dai menù delle mense scolastiche a quello degli ospedali, alle scelte dei finanziamenti e delle esportazioni del settore agricolo. Per alimenti a base vegetale il governo intende tutti i tipi di alimenti ottenuti da piante, funghi commestibili, alghe e microrganismi benefici. L'attenzione è rivolta sia alle proteine di origine vegetale che alle alternative agli alimenti di origine animale, ma anche alle classiche colture di origine vegetale come cereali, frutta e verdura. Per raggiungere questi obiettivi il governo si propone di rafforzare la ricerca e l'innovazione attraverso partenariati pubblico-privati e stabilire collaborazioni strategiche di ricerca tra lo Stato e gli stakeholder del settore agricolo.

"Gli alimenti a base vegetale sono il futuro. Non c'è dubbio che una dieta più ricca di vegetali, in linea con le Linee guida dietetiche ufficiali, contribuisca a ridurre l'impronta climatica – spiega il sito del Ministero dell'agricoltura danese – Il piano d'azione per gli alimenti a base vegetale ispirerà l'azione di tutti gli attori del nostro sistema alimentare che ogni giorno influenzano le nostre scelte alimentari: dagli agricoltori e i produttori di alimenti ai rivenditori, ai fornitori di mense e ai mercati di esportazione, e naturalmente ai consumatori che ogni giorno si recano al supermercato".

L'attenzione per il plant-based non è insolita in Danimarca se consideriamo il fatto che già nel 2007 le autorità di Copenaghen si posero l’obiettivo di servire alimenti biologici almeno nel 90% del cibo di ospedali, scuole e ricoveri. Gli sforzi del governo sono stati ancora più visibili nel 2015 quando il governo danese ha rilasciato un coraggioso e complesso piano di 67 punti chiave per raddoppiare le coltivazioni biologiche entro il 2020. Obiettivo abbondantemente superato perché la percentuale è arrivata al 94% perché anche le altre mense municipali e pubbliche di Copenaghen hanno voluto seguire questo trend, arrivando a servire l’88% di cibo bio.

Le scelte danesi sono state anche proficue a livello economico grazie ad accorgimenti come l'utilizzo di frutta e verdura di stagione, cucinare meno carne e ridurre lo spreco di cibo che in soli 5 anni è stato tagliato del 25%. E questo esempio può essere un incentivo anche a livello globale perché le proiezioni di mercato dicono che il consumo degli alimenti a base vegetale passerà da 11,3 miliardi di dollari nel 2023 a 35,9 miliardi di dollari entro il 2033. Insomma, adottare uno stile di vita sostenibile è possibile, sano, sostenibile e anche conveniente.