
È un autunno estremamente difficile per la Sardegna. Dopo una lungo periodo di siccità, l’isola è in questi giorni colpita da bombe d’acqua devastanti che distruggono le campagne, causando la morte di animali e raccolti. La Coldiretti, che ha lanciato l’allarme, parla di “clima sempre più tropicale”.
Il 2021, secondo gli studi condotti dalla Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database (ESWD), è stato l’anno record per gli eventi climatici estremi in Italia, con un aumento del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una situazione preoccupante, che minaccia soprattutto le campagne e gli agricoltori, e che è da attribuire ai cambiamenti climatici.
“Sono gli effetti dei cambiamenti climatici e l’autunno è la stagione in cui le aziende agricole pagano sempre più spesso un conto salato dovuto alle piogge intense e persistenti o alle bombe d’acqua”, ha affermato il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas.
Le esondazioni dei torrenti e le trombe d’aria hanno ucciso, nel centro della Sardegna, decine di pecore e hanno danneggiato, nella parte sud-orientale, serre e campi di carciofi. Ma fenomeni meteo estremi si stanno estendendo a macchia di leopardo lungo tutta l’isola: si stima che, solo nel 2021, abbiano procurato oltre 2 miliardi di euro di danni. Negli ultimi giorni, anche la Sicilia è stata nuovamente messa in ginocchio da intense precipitazioni e grandinate, a poche settimane dalle alluvioni devastanti che hanno colpito la città di Catania e i dintorni.
Secondo la Coldiretti, non è sufficiente intervenire per limitare le perdite, ma è necessario impegnarsi per contrastare la crisi ambientale con azioni a lungo termine: “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono in atto e stanno colpendo duramente l’agricoltura – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba –, non si può tergiversare ulteriormente ma occorre fare i conti adesso, ci sono anche i fondi che aspettano di essere programmati. L’alternativa è continuare a cercare di tamponare le emergenze senza però risolvere il problema ma solo assistendo a perdite milionarie e del patrimonio agricolo”.