![](https://static.ohga.it/wp-content/uploads/sites/24/2024/07/ciaopeople_A_vacation_scene_where_a_traveler_a_young_woman_with_343b8a92-113b-4527-bc92-b86dd798ea73.jpg)
E se avere dei denti dritti non fosse più solamente un’esigenza di natura estetica, ma fosse anche fondamentale per avere una buona memoria? Pochi devono averci pensato ma, chi lo ha fatto, ha presentato anche uno studio scientifico a sostegno di questa tesi.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, è stato condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Pisa, e ha evidenziato come denti e mandibole asimmetriche non solo possono portare a vari tipi di scompensi, in particolare disturbi posturali, ma anche a qualche carenza a livello cerebrale.
Dallo studio è emerso che i movimenti scorretti dell’articolazione della mandibola e il contatto impreciso tra i denti influenzano negativamente l’attenzione dell'individuo. Oltretutto, chi aveva un’asimmetria della bocca presentava anche una differenza di diametro tra le sue pupille.
Nel trattare questa diversità con un bite personalizzato, gli studiosi hanno scoperto che negli stessi pazienti la differenza di diametro migliorava e che ne traevano giovamento anche alcune capacità cerebrali come l’orientamento, la memoria e il riconoscimento dell'ambiente circostante.
Non solo. I dati raccolti dallo studio dimostrano che il persistere dell’asimmetria dell’arcata dentale e delle mandibole, nel giro di un paio di mesi, può apportare modifiche nella corteccia cerebrale e dell’ippocampo, proprio dove risiede la memoria. Sarebbe quindi meglio non temporeggiare, quando si tratta di "sistemare" la masticazione.