Destinati al macello, ma molti agnelli muoiono prima per le condizioni in cui viaggiano: la denuncia di Essere Animali

Un controllo su strada dell’associazione no profit Essere Animali ha accertato le condizioni ignobili in cui viaggiavano degli agnelli prevenienti dall’Europa dell’Est e destinati al macello.
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Gaia Cortese 30 Marzo 2023

Stipati dentro camion, senza né acqua né cibo e costretti a viaggi di diversi giorni. Nel periodo che precede la Pasqua agli animali destinati al macello si aggiungono gli agnellini. Provengono dall’Europa dell’Est, ma non sempre arrivano in Italia ancora vivi.

Quanto è successo qualche giorno fa sulle strade dell’Emilia Romagna lo testimonia.

In questo periodo dell’anno gli attivisti dell’associazione no profit Essere Animali hanno attivato dei controlli sulle principali vie di questa crudele tratta, dall’Este europeo all’Italia, a partire da Gorizia. Lo scopo di questi controlli è quello di verificare le condizioni  degli animali trasportati e di documentare eventuali violazioni dei regolamenti.

Un recente intervento all’altezza di Altedo, in provincia di Bologna, ha permesso di fermare un camion che trasportava centinaia di agnellini provenienti dalla Romania. Nel constatare le  terribili condizioni degli agnellini trasportati, il team di animalisti ha allertato le autorità, intervenute in poco tempo con i veterinari della Asl locale.

Il camion trasportava una quantità di agnellini che superava di gran lunga la capienza permessa dal veicolo; a bordo del camion, infatti, c’erano almeno duecento esemplari in più rispetto a quelli che avrebbero potuto essere trasportati. Di questi, alcuni agnellini erano già troppo sofferenti per continuare  il loro viaggio, tant’è che le autorità sanitarie hanno dovuto abbatterli per non arrecare loro ulteriori sofferenze.

Il trasportatore è stato sanzionato con una multa per la violazione delle disposizioni del Regolamento europeo 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto; nello specifico le sanzioni sono state emesse per la presenza di animali che presentavano lesioni o problemi fisiologici, per l’utilizzo di un mezzo non idoneo e non in grado di evitare lesioni o sofferenze, oltre che per il sovraffollamento.

Come si legge, infatti, sul sito dell'associazione Essere Animali, "secondo i dati a disposizione, l’Unione Europea è il più grande esportatore mondiale di animali vivi. Il trasporto degli animali può avvenire su diversi mezzi, ma in ogni caso, secondo la normativa europea, gli animali non possono essere trasportati in condizioni, anche strutturali dei mezzi stessi, che provochino lesioni inutili o sofferenza, la durata del viaggio deve essere ridotta al minimo, durante il viaggio i bisogni degli animali devono essere soddisfatti, gli animali devono essere idonei al viaggio, gli animali devono disporre di spazio sufficiente e devono avere accesso ad acqua, cibo e riposo ad intervalli opportuni. Condizioni che, come dimostrano le nostre indagini, non sono sempre soddisfatte".