Dichiarata estinta nel 1979, la grande farfalla blu è tornata a popolare il sud del Regno Unito

L’impegno di scienziati ed enti di conservazione ha permesso alla grande farfalla blu di non estinguersi nel Regno Unito. Oggi la specie è ancora a rischio, ma il numero di esemplari è aumentato considerevolmente.
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Gaia Cortese 31 Agosto 2022

Orchidee, piante di pulsatilla e brunella gialla. Specie vegetali fondamentali per ricreare l’habitat naturale della grande farfalla blu (Maculinea arion), specie dichiarata estinta nel Regno Unito, a partire dalla seconda metà del XX secolo. Così, per salvare la specie dall’estinzione, negli ultimi quarant’anni, dal Somerset al Gloucestershire, nel Regno Unito, sono stati realizzati almeno dodici siti naturali con l’obiettivo di ricreare l'habitat naturale della specie, e lo scopo è stato raggiunto: oggi questi siti supportano fino a un terzo della popolazione britannica della Large blue butterfly, rispetto al solo 7 per cento nel 2019.

A darne n0tizia è stata la Royal Entomological society, attraverso un comunicato in cui spiega come questa specie, considerata estinta, è stata reintrodotta nel Regno Unito nel 1983, grazie all'impegno di scienziati, botanici ed enti di conservazione. Non solo.

L'operazione di salvataggio, se così la si può definire, è stata supportata anche dalla reintroduzione della specie in natura partendo dai bruchi della Svezia e dall’attenzione rivolta anche ad altri insetti tra cui le formiche Myrmica, considerate fondamentali  per la proliferazione della grande farfalla blu. L’aspetto curioso di questo legame tra farfalle e formiche, una vera e propria simbiosi, è presto spiegato. Dopo che la femmina della farfalla blu ha deposto le sue uova, queste si schiudono e i bruchi appena nati secernono una sostanza particolare che li rende molto simili alle formiche. Ciò fa sì che le formiche adulte si prendano cura dei bruchi per diversi mesi fino a che questi ultimi non sono pronti per trasformarsi in crisalide.

Il numero delle Large blue butterflies è quindi aumentato e oggi si può dichiarare che la popolazione di questa specie sia la più numerosa mai avuta negli ultimi 150 anni. Ciononostante, la specie rimane una delle più a rischio di estinzione nel continente europeo e abbassare la guardia sarebbe ancora troppo rischioso.