Donna di 55 anni perde la vista, un bambino di quinta elementare legge i suoi libri per lei: è la storia di Paola e di Erik

Paola Toldo, 55 anni, a causa di una grave malattia è ipovedente e per questo non può più leggere i suoi libri preferiti. Allora Erik, un bambino di 10 anni suoi vicino di casa, li legge per lei. Non solo: li registra e glieli manda in formato audio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 4 Marzo 2024
* ultima modifica il 04/03/2024

Una donna di 55 anni e un bambino di 10: due vicini di pianerottolo che diventano amici, con il più piccolo che offre aiuto e conforto alla più grande.

Quella che potrebbe apparire una storia degna di un grande film in realtà – e per fortuna – pesca solo ed esclusivamente dalla quotidianità della provincia veronese.

La vicenda racconta di Paola, appassionata di lettura ma con una vista irrimediabilmente compromessa, e di Erik, un ragazzino di quinta elementare che legge i libri per lei. Ma andiamo con ordine.

Originaria di Valdastico (Vicenza) ma ormai da anni cittadina di Verona, Paola Toldo è una grande appassionata di lettura che da tempo soffre di una malattia estremamente grave.

Una condizione che tra i tanti disagi l’ha portata a perdere quasi completamente la vista. Paola è ipovedente e la lettura di un libro cartaceo, ormai, è diventata un’azione difficilissima. “Vedo le singole lettere, a volte anche più parole una di fianco all’altra, ma la lettura è un’attività ben più complessa della “somma” di singoli termini” ha scritto sul proprio profilo Facebook.

Un libro, però, si può leggere i tanti modi, giusto? Fin dalla notte dei tempi, esiste infatti un’altra forma di lettura, quella fatta attraverso le parole sussurrate all’orecchio da qualcun altro.

Esattamente la stessa forma di lettura che sta facendo Erik per la sua amica. Nonostante sia solo in quinta elementare, Erik ha ben chiari quali siano i veri valori della vita e così, di fronte all’impossibilità di Paola di aprire un dei suoi amati libri, ci ha pensato lui a leggerli per lei.

Paola ed Erik sono dirimpettai da «sempre». Il piccolo, infatti, è venuto al mondo nello stesso momento in cui la donna ha scoperto della sua malattia e del triste destino a cui era condannata la sua vista.

Paola e i genitori di Erik, di origini albanesi, avevano subito stretto un’amicizia sincera e forte, basata fin dal principio sull’aiuto reciproco.

La coppia infatti aveva cominciato ad aiutarla nelle piccole incombenze quotidiane e lei “ricambiava” la loro gentilezza curando il piccolo Erik, giocando con lui e passandogli lentamente la sua passione per i libri: mentre gli leggeva le storie che la appassionavano involontariamente gli trasmetteva quei valori che ha sempre ritrovato nella «sua letteratura». Gli stessi che ha poi ha visto ritornare indietro, inaspettatamente, in un gesto del piccolo Erik.

Paola di tempo aveva sostituito i libri di carta con quelli audio ma mai si sarebbe immaginata di riceverne uno sotto forma di un messaggio vocale direttamente sul proprio WhatsApp. All'ascolto non ci ha messo molto per capire: era Erik.

Il piccolo, infatti, mossa dalla generosità e dall’altruismo, ha registrato con la propria voce il primo capitolo di un libro che Paola gli aveva regalato, «Il piccolo alpino» di Salvatore Gotta, pubblicato nel 1926, e poi glielo ha inviato.

L’inchiostro, la carta, le parole sono quindi diventati altro. Hanno assunto la forma di un abbraccio carico di emozioni e calore straordinari: tutti veicolati da un bambino di 10 anni per la sua amica in difficoltà.

“È stata una cosa bellissima, pervasa di umanità – ha raccontato Paola ad AnsaAnche ieri mi ha inviato un altro capitolo vocale, nonostante io gli avessi detto di non preoccuparsi di me, e di badare di più a scuola e al gioco”. 

Quella di Paola ed Erik è una storia vera e carica di emozioni: quelle che nessun copione potrebbe mai inventare.

Fonte | Ansa

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.