Dopo anni di lotta in Perù è stata creata una nuova riserva per proteggere le terre degli indigeni

A dare l’annuncio è Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. Il territorio dei Kakataibo, che si estende per più di 150 mila ettari nell’Amazzonia peruviana, potrà ora contare su maggiori forme di tutela. Spetterà al governo farle rispettare, proteggendo l’area soprattutto dai taglialegna.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Federico Turrisi 28 Luglio 2021

Quando si parla di Amazzonia spesso ci si dimentica che la foresta, oltre a costituire l'habitat di una straordinaria varietà di specie animali e vegetali, ospita popolazioni indigene sempre più in pericolo. Per loro la foresta pluviale è casa e fonte di vita. Ed è per questo che sono i primi a salvaguardarla, difendendola dagli invasori.

Dopo il Brasile, il Perù è il Paese che conta il numero più elevato di popoli incontattati al mondo. Tra questi ci sono i Kakataibo che da anni lottano per difendere la loro terra. Ebbene, nei giorni scorsi è arrivata una buona notizia. Il governo peruviano ha finalmente dato il via libera alla creazione della riserva indigena Kakataibo. Per lungo tempo i nativi avevano fatto pressione sui ministri e sui funzionari peruviani affinchè venisse riconosciuta una forma di tutela al territorio Kakataibo, che si estende per oltre 150 mila ettari: basti pensare che la richiesta formale per la creazione della riserva era stata consegnata al governo di Lima nel lontano 1993 dall’Aidesep (Asociación Interétnica de Desarrollo de la Selva Peruana), l'organizzazione che si batte per i diritti dei nativi amazzonici del Perù.

La notizia, data dal movimento globale per i diritti dei popoli indigeni Survival International, arriva a pochi mesi dalla creazione di un’altra riserva per le tribù incontattate nota come Yavari-Tapiche, nel nord-est del paese. Altre quattro riserve sono invece ancora in attesa di protezione legale. Nell'area amazzonica le violenze continuano ad aumentare in maniera preoccupante: i coloni invadono gli spazi delle tribù indigene, le attività minerarie e l'industria del legname minacciano la foresta. Solo poche settimane fa, l’organizzazione indigena Orpio aveva denunciato la presenza di concessioni per il taglio di alberi all’interno proprio della nuova riserva di Yavari-Tapiche.

"È una vittoria importante per il movimento indigeno in Perù e per i loro sostenitori in tutto il mondo", ha affermato la ricercatrice di Survival International per il Perù, Teresa Mayo. "Il territorio Kakataibo è già stato tagliato a metà da un’autostrada, e l’invasione e la distruzione della foresta sono in continuo aumento. Questo è un passaggio cruciale per impedire che i Kakataibo siano spazzati via. Ora il governo deve proteggere efficacemente la riserva e sfrattare gli invasori dal territorio. La creazione della riserva è solo il primo passo ufficiale: i suoi confini devono essere adeguatamente rispettati e le concessioni per il taglio del legno all’interno dell’area devono essere cancellati".