
Uno dei luoghi più belli e conosciuti della Sicilia, la Scala dei Turchi, che in pochissimo tempo è diventato, da vittima dell’inciviltà umana, un simbolo di solidarietà e impegno civico. La celebre scogliera di marna bianca della costa meridionale della Sicilia, a Realmonte (Agrigento), l’8 dicembre era stata trovata imbrattata da una grande macchia di polvere rossa, che i primi accertamenti hanno stabilito essere ossido di ferro.
L’atto di vandalismo ha subito suscitato la reazione di decine di volontari che, coordinati dalla Protezione civile e dai tecnici dalla Soprintendenza di Agrigento, meno di 24 ore più tardi si sono raccolti alla Scala dei Turchi con idropulitrici, scope e stracci, per riportarla al suo splendore.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha voluto ringraziare pubblicamente tutte le persone che hanno deciso di dare una mano nelle attività di pulizia, dimostrando grande senso di responsabilità e cura verso un patrimonio paesaggistico di immenso valore.
Al momento, non si conosce ancora l’identità delle persone che hanno vandalizzato la scogliera, ma la procura agrigentina ha già aperto un fascicolo a carico di ignoti per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. Per fortuna, il tempestivo intervento di pulizia è stato efficace, e sembra che la Scala dei Turchi non subirà alcun danno permanente.
"Ripulire la Scala dei Turchi è una bella pagina della ‘meglio gioventù' siciliana”, ha dichiarato il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, commentando il bel gesto di civiltà dei tanti volontari impegnati per il ripristino della scogliera.
Se si fosse trattato di vernice, sarebbe stato più complesso intervenire per smacchiare la candida superficie. La polvere di ossido di ferro, invece, sarebbe comunque probabilmente stata rimossa nel corso del tempo da vento e pioggia. Per tutelare la Scala dei Turchi, in futuro il Comune di Realmonte valuterà l'inserimento di nuove misure come una diversa regolamentazione degli accessi.