
In un periodo in cui il costo della vita continua a salire, scegliere con attenzione dove fare la spesa può fare una grande differenza per il bilancio familiare. Secondo la 36ª indagine annuale di Altroconsumo, realizzata su 1.150 punti venditain 67 città italiane, una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro all’anno, semplicemente cambiando supermercato.
L’indagine ha analizzato oltre 1,6 milioni di prezzi, distribuiti in 125 categorie di prodotti, elaborando una classifica delle catene più convenienti e dei singoli punti vendita più vantaggiosi per ogni area geografica.
Tra marzo 2024 e marzo 2025, i prezzi nei supermercati italiani sono aumentati in media del 2,2%. I maggiori aumenti si sono registrati nei supermercati tradizionali (+2,4%), seguiti dai discount (+2,1%) e dagli ipermercati (+1,9%). Un trend in crescita rispetto all’anno precedente.
Analizzando i dati degli ultimi cinque anni, l’inflazione sui beni alimentari è ancora più evidente: +26% nei discount, +24% nei supermercati e +23% negli ipermercati, superando l’inflazione media nazionale (+19%).
La classifica Altroconsumo 2025 dei supermercati più convenienti
1° posto: Eurospin – risparmio massimo stimato: 3.700 euro l’anno
2° posto: Aldi
3° posto (ex aequo): Lidl e In’s Mercato
Per chi fa una spesa “mista” (brand, private label e low cost)
Famila e Famila Superstore guidano tra i supermercati e ipermercati
Seguono Coop e Conad
Tra i discount, In’s Mercato è il più conveniente (risparmio: 2.838 euro), seguito da Eurospin e Lidl
Per chi compra solo prodotti di marca
Famila è in cima anche in questa categoria, con un risparmio massimo di 506 euro annui
Buoni risultati anche per Esselunga, Ipercoop e Spazio Conad Migliori per i prodotti a marchio del supermercato (private label)
Carrefour è la più economica (fino a 3.308 euro di risparmio)
Seguono Spazio Conad e Conad
Eurospar si colloca come una delle meno convenienti in questa categoria
Altroconsumo ha stilato anche una classifica dei singoli punti vendita più vantaggiosi. Ecco i primi classificati:
Iper Rossetto di Marcon (VE): il più economico in assoluto, con indice di convenienza 100
Iperal di Como
Tre punti vendita Mega nelle città di Pordenone, Treviso e Udine
Nel Centro Italia si distingue il Coop.fi di Sesto Fiorentino, mentre al Sud spicca un supermercato Dok a Taranto.
Un punto vendita Despar a Cagliari (+31% rispetto ai più economici)
Un Sigma a Bologna, con un divario del +32%
Dove si risparmia di più: Nord avanti, Sud indietro
Le città del Nord Italia offrono i margini di risparmio più ampi:
Como: risparmio massimo di 1.386 euro
Roma e Bologna: oltre 1.300 euro
Milano: poco sotto questa soglia
Nel Sud Italia, la situazione è più critica:
A Napoli e Caserta il risparmio non supera i 50 euro annui
Tra le città del Centro, Firenze consente un taglio della spesa di circa 970 euro, mentre Perugia, Arezzo, Pescara, Latina e Prato offrono margini compresi tra 400 e 700 euro.
Se si guarda al costo complessivo della spesa annuale per una famiglia tipo, le città più economiche sono:
Venezia: spesa annua media 6.260 euro
Como: 6.282 euro
Verona: 6.386 euro
All’estremo opposto si colloca Sassari, dove non si scende sotto i 7.410 euro l’anno.
Il peso della spesa alimentare sul reddito varia molto tra Nord e Sud:
In queste regioni, i redditi medi non superano i 40.000 euro. Invece, in Trentino-Alto Adige la spesa pesa solo per il 10,7%, in Lombardia per l’11,1% e in altre regioni del Nord raramente supera il 13%.
Conclusioni: risparmiare è possibile, ma serve attenzione
I dati di Altroconsumo confermano che risparmiare sulla spesa si può, anche in modo significativo. La scelta del supermercato giusto – e persino del singolo punto vendita – può incidere per migliaia di euro l’anno sul bilancio familiare. Discount e catene tradizionali competitive rappresentano un’ottima opportunità per tenere sotto controllo i costi.
Il consiglio? Confrontare i prezzi, valutare bene dove acquistare e monitorare le promozioni. In un contesto di rincari, è l’unico modo per non far lievitare troppo il carrello.