
Negli angoli delle nostre borse, nei cassetti pieni di cavi e caricabatterie dimenticati, c’è sempre una coppia di vecchi auricolari che ha visto giorni migliori. Magari il cavo si è spezzato, o uno degli auricolari ha smesso di funzionare; ormai sono diventati inutilizzabili. E così ci chiediamo: dove si buttano gli auricolari rotti?
La risposta non è così scontata come sembra. Nel mondo del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti, le cuffiette e gli auricolari fanno parte della categoria dei rifiuti elettronici (RAEE), oggetti che non possono finire semplicemente nell’indifferenziato o nella plastica.
Smaltirli correttamente non solo è un gesto responsabile per l’ambiente, ma è anche un modo per recuperare materiali preziosi, come metalli e plastica, che possono essere riutilizzati in nuovi prodotti.
Vediamo le diverse opzioni disponibili per liberarsi correttamente delle nostre vecchie cuffiette, con un occhio alle pratiche più sostenibili e alle risorse che potremmo non aver considerato prima.
Sostanzialmente, ci sono 3 diversi modi per riciclare correttamente auricolari, cuffiette e simili:
Le isole ecologiche, o centri di raccolta comunali, sono il principale punto di riferimento per chi desidera smaltire i rifiuti elettronici in modo responsabile. Qui è possibile portare non solo auricolari e cuffiette rotte, ma anche altri dispositivi elettronici come vecchi telefoni, caricabatterie e apparecchi più ingombranti.
Ogni comune dovrebbe avere almeno un’isola ecologica attrezzata per il recupero e la gestione dei RAEE, e spesso è possibile consultare online gli orari e i servizi disponibili. Portando gli auricolari in questi centri, si garantisce che i materiali vengano separati e riciclati in modo corretto, riducendo l’impatto ambientale e recuperando preziose risorse come rame, plastica e metalli preziosi.
Alcuni negozi di elettronica offrono un servizio di ritiro gratuito dei dispositivi elettronici rotti o obsoleti, specialmente quando si decide di acquistare un nuovo prodotto.
Questo servizio è spesso disponibile anche per articoli di piccole dimensioni, come gli auricolari.
Questo non solo agevola lo smaltimento corretto per il consumatore ma promuove un’economia circolare in cui i materiali vengono recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo. È un’ottima opzione da considerare se stai già pianificando di sostituire i tuoi auricolari vecchi con un modello nuovo: in un solo gesto, puoi contribuire alla riduzione dei rifiuti elettronici e investire in un acquisto più consapevole.
Molti comuni organizzano periodicamente raccolte RAEE mobili, per rendere più facile ai cittadini lo smaltimento dei rifiuti elettronici. Queste iniziative prevedono la presenza di punti mobili di raccolta, situati in piazze o aree centrali del comune, dove si possono conferire dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni, inclusi auricolari e cuffiette rotte.
Il vantaggio di questa opzione è la praticità: non è necessario recarsi all’isola ecologica, ma si può smaltire correttamente il proprio dispositivo in un punto di raccolta vicino e accessibile, magari approfittando di una passeggiata in centro.
Per farlo è utilr informarsi sul calendario di raccolta RAEE del proprio comune su siti ufficiali o magare tramite la consegna di volantini cartacei.