
La raccolta differenziata è fondamentale per ridurre l'impatto ambientale, consentendo il riciclo dei materiali e diminuendo la quantità di rifiuti nelle discariche.
È però essenziale farla correttamente, poiché un errore può compromettere l'intero processo di riciclo.
Spesso ci sono oggetti che generano dubbi su dove smaltirli: un esempio è il sacchetto dell'aspirapolvere. Questo elettrodomestico fondamentale per le pulizie di tutti i giorni è spesso dotato di un sacchetto all'interno che permette di raccogliere in un unico luogo tutta la polvere, i peli e la sporcizia che viene aspirata dal pavimento.
Quando il sacchetto raggiunge la sua massima capacità va ovviamente sostituito, per rendere l'aspirapolvere efficiente. Ma dove buttare il sacchetto ormai vecchio e sporco? La domanda è spontanea è legittima in quanto questi sacchetti sono fatti di diversi materiali che possono trarre in confusione.
I sacchetti degli aspirapolvere più tradizionali e datate sono fatti principalmente in carta molto spessa e su più strati.
I sacchetti più moderni, invece, sono fatti di microfibra o altri materiali sintetici che offrono una migliore capacità di filtrazione rispetto alla carta.
Infine si possono trovare sacchetti fatti anche con il cosiddetto "tessuto non tessuto" che combinano resistenza, flessibilità e capacità di trattenere polvere fine e allergeni.
I sacchetti dell'aspirapolvere usati, indipendentemente dal materiale con cui sono fatti, vanno generalmente gettati nel secco indifferenziato (o nei cosiddetti rifiuti non riciclabili).
Questo perché, una volta utilizzati, contengono polvere, sporco, peli e altre particelle che non possono essere riciclate. Anche i sacchetti di materiale sintetico o microfibra non sono adatti al riciclo a causa della loro composizione mista e della contaminazione.
Tuttavia, è bene sempre consultare le linee guida del proprio comune di residenza: molto spesso, infatti, queste potrebbero variare per una serie di fattori.
Molti aspirapolvere, soprattutto nei modelli più recenti, hanno eliminato totalmente l'utilizzo dei sacchetti. Infatti, sono provvisti di serbatoi (più o meno grandi, a seconda della capacità dell'aspirapolvere stesso) in cui tutto lo sporco e la polvere aspirati confluiscono direttamente senza passare per un sacchetto.
Come il sacchetto va sostituito una volta raggiunta la massima capacità, il serbatoio in questione va svuotato di tanto in tanto per garantire il funzionamento dell'elettrodomestico stesso e per evitare la formazione di cattivi odori.
La polvere contenuta al suo interno va conferita sempre nel secco indifferenziato e mai nell'umido in quanto eventuali rifiuti inorganici possono contaminare e inquinare il compost che ne risulterebbe.
Un errore che fanno molte persone è quello di buttare la polvere direttamente nel wc di casa. Un comportamento assolutamente scorretto e sconsigliabile poiché non si tratta di un rifiuto che si dissolve in acqua; la polvere in questo caso andrebbe a distribuirsi nelle tubature (col rischio di intasarle) e inquinando le acque.