Dove si può fare campeggio libero in Lombardia: le regole e qualche idea

Il campeggio libero in Lombardia è vietato, tendenzialmente. Ma c’è un altro modo per fermarsi a dormire in tenda nella natura lombarda: si chiama bivacco libero e qui scoprirai come e dove farlo.
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Sara Polotti 10 Luglio 2024

In Italia il campeggio libero non ha una vera e propria regolamentazione, dal momento che la legge delega alle singole Regioni la decisione rispetto al campeggio o al bivacco fuori dai campeggi. Le Regioni, a loro volta, delegano la decisione ai Comuni o alle riserve e ai Parchi Regionali.

E così accade anche in Lombardia, dove una legge del 2007 stabilisce dove e come è possibile campeggiare o bivaccare liberamente.

Quali sono le regole per la Lombardia

In Lombardia sono i singoli Comuni e Parchi Regionali a decidere se il campeggio libero è consentito oppure no. La linea generale che molti tengono è comunque la seguente: il campeggio spontaneo – ovvero quello libero con tende, camper e roulotte sistemate in una zona per qualche giorno – è vietato.

Diverso è invece il discorso per il bivacco alpino, che prevede l'installazione della tenda o del camper (senza veranda e senza scaletta) per una notte sola, per poi spostarsi in un altro luogo. In questo caso, tendenzialmente la Guardia Forestale lo consente.

Le zone della Lombardia dove è consentito campeggiare

Stabilito che quelle sono le regole, e che è sempre utile inviare una domanda formale al Comune della zona in cui ci si vuole recare prima di fare campeggio libero, ecco alcune località in cui fare campeggio libero in Lombardia (sempre inteso come bivacco, ovvero dal tramonto all'alba e in maniera rispettosa).

Alla Piana del Gaver, in provincia di Brescia, si può per esempio riposare una notte in tenda, dato che il Parco Regionale dell'Adamello consente il bivacco alpino (rif. art. 29 PTC Parco regionale dell’Adamello e art. 6 PTC Parco Naturale).

"Per bivacco alpino", spiegano, "si intende esclusivamente un accampamento nomade e notturno, che consiste nell’installare dopo il tramonto del sole una tenda e nello smontarla all’alba – idealmente perché ci si sposta da un luogo all’altro e occorre un semplice riparo per la notte".

In alternativa, si può fare campeggio in montagna anche nei bivacchi adibiti, ovvero piccole strutture con letti e servizi di base in cui semplicemente dormire e ripartire al mattino presto. Si tratta di un campeggio per chi ama il trekking e per chi è allenato.

Per esempio, molto bello è il Bivacco Malga Croce ai piedi del Monte Ario, così come il il bivacco Anchileri-Rusconi situato al Passo del Confinale tra la Valmalenco e la val Poschiavo (a Sondrio).

Cosa ricordare prima di fare campeggio libero

Se il campeggio libero non è mai del tutto concesso una ragione c'è, e non riguarda la mera legislazione fine a se stessa. Campeggiare in luoghi lontani dai campeggi e in zone naturali libere, infatti, può essere pericoloso per se stessi e per la flora e la fauna locali.

Prima di tutto, bisogna sempre rispettare il luogo, non accendendo fiamme e fuochi, non strappando e non rovinando la flora ed evitando di disturbare la fauna, oltre che non lasciando rifiuti e oggetti.

E a proposito di fauna: le zone remote sono l'abitazione di moltissimi animali selvatici. Orsi, cinghiali, cervi… Non solo è importante non disturbarli, ma è anche opportuno non avvicinarsi e tenersi a debita distanza per la propria incolumità.

Fonti: Regione Lombardia; Parco dell'Adamello