Dubai allagata, strade e aeroporto sommersi dall’acqua: quali sono le cause delle piogge torrenziali

La città più popolosa degli Emirati Arabi, il 16 aprile, è stata colpita da violente piogge torrenziali. Ma a Dubai non è una novità, il motivo è che in questa regione piove molto poco, e quando accade spesso è sotto forma di forti rovesci.
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Francesco Castagna 17 Aprile 2024

Strade allagate, aeroporti chiusi e allarme meteo. Una situazione che potrebbe capitare anche in Italia, ma è successo a Dubai il 16 aprile. Qui, quando piove, i cittadini sono abituati a uno stato di allerta a causa delle forti precipitazioni.

Negli Emirati Arabi le precipitazioni sono scarse e si concentrano tra il mese di dicembre e quello di aprile. In media la quantità di acqua caduta dal cielo arriva a 55mm all'anno. In Italia la media annua (Dati Istat 1971-2021) è di 960mm. Per farci un'idea: negli Emirati Arabi le precipitazioni totali sono un diciassettesimo di quelle italiane.

Ciò accade perché in questa regione il clima è desertico, con inverni miti ed estati caldissime. Gli Emirati Arabi sono talmente abituati alla scarsità di acqua che dagli anni '90 hanno investito in tecnologie come il "cloud seeding", ovvero l'utilizzo di droni e apparecchiature aeree per stimolare le nuvole già cariche di pioggia (questa tecnica non è in grado di far piovere dal nulla, ma può solo indirizzare il punto di caduta dell'acqua piovana).

Così il 16 aprile forti temporali e rovesci hanno colpito il Paese, allagando strade, mettendo in allerta i cittadini e costringendo l'aeroporto internazionale di Dubai a cancellare i voli e a gestire quelli in arrivo durante la tempesta.

Questa volta però ci sarebbe una novità, la Emirates News Agency WAM  l'ha definita "la più grande quantità di precipitazioni degli ultimi 75 anni", analizzando la media delle precipitazioni da quando è iniziata la registrazione dei dati climatici nel 1949. Il servizio meteo nazionale emiratino (NCM)  ha riferito che, finora, la quantità più elevata di precipitazioni è stata registrata nell’area di Khutum Al Shakla ad Al Ain, raggiungendo 254,8 mm (10 pollici) in meno di 24 ore.

Anche se gli Emirati Arabi sono abituati a una situazione particolare, quando si tratta di pioggia, numerosi esperti sono convinti che le cause di queste forti precipitazioni siano da ricercare nei cambiamenti climatici che stanno avendo i loro effetti sulla regione, tanto da costringere un intero Paese ad attivare la modalità di lavoro e studio/apprendimento a distanza per via dell'allerta. Questo non è per forza un male, spiegano dall'NCM, perché potrebbero aumentare le riserve idriche del Paese. Tuttavia, con i mari e gli oceani sempre più surriscaldati, le acque più calde evaporano più velocemente e iniettano vapore acqueo che può provocare tempeste di pioggia. Questa situazione è resa ancora più grave dal fenomeno atmosferico El Niño che favorisce un clima sempre più umido. A mettere in allerta gli esperti climatologi però, non è la situazione temporanea, ma il fatto che i modelli delle precipitazioni stiano cambiando. In poche parole, piove quando gli esperti non se lo aspettano, e questo può essere un problema per le previsioni future.