
Fare il comico non è mai una scelta facile, non lo è stato ancor di più negli ultimi anni, che hanno penalizzato l'intero mondo dello spettacolo a causa di una pandemia. Ma c'è chi, già prima che incombesse un'emergenza sanitaria, aveva deciso di aggiungere alla propria comicità qualcosa di più serio, per creare un personaggio a metà tra la comunicazione ironica del palcoscenico e la divulgazione scientifica.
Diego Parassole è l'esempio giusto per questo ibrido. Metà comico, metà divulgatore. C'è chi lo ricorda a Zelig per il meccanico Pistolazzi che si lamenta del caro-prezzi italiano, chi per le gag di quando raccontava episodi di vita quotidiana. Diego è da sempre un personaggio a metà, infatti la sua passione per l'arte comica nasce anche per pagare le rate dell'università, dove si laureerà in Medicina veterinaria.
Ma perché la decisione di divulgare tematiche ecologiste attraverso l'ironia?
"Il mio interesse per le questioni ambientali è nato quando frequentavo l'università, uno degli esami era ecologia", ci racconta, "poi nel 2009 quando è nata mia figlia mi sono cominciato a chiedere che mondo lasciamo ai nostri figli. Quindi ho pensato di raccontare e divulgare queste tematiche, anche perché mi trovavo spesso a convegni dove si parlava di sostenibilità e green economy con Francesco Bertolini, economista dell'Università Bocconi che si occupa di green economy e che mi ha chiesto di creare uno spettacolo per arrivare a un maggior numero di persone".
Grazie alla sua comicità, Diego è riuscito a portare alla mercé del grande pubblico temi più complessi come l'eccesso di consumo, la scarsità idrica e i cambiamenti climatici. "La battuta in questi casi non serve tanto a far ridere e basta, ma serve da accompagnamento a temi che a volte non fanno ridere per niente, anzi sono drammatici. La sua funziona è quindi di alleggerimento".
Oggi Diego Parassole lavora soprattutto per alcune aziende che organizzano incontri di formazione, dove, a differenza della televisione, c'è più margine per mettere sul tavolo argomenti complessi e creare un dibattito insieme al pubblico.