Non si fermano le polemiche dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025. In particolare, a suscitare clamore è stata una dichiarazione di Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, noto per le sue posizioni ultra-conservatrici e per essere stato scomunicato nel 2023 da Bergoglio per scisma.
In un messaggio diffuso attraverso i suoi canali social, Viganò ha definito Papa Francesco "non-papa e anti-papa", aggiungendo che la sua scomparsa rappresenterebbe, a suo dire, “la fine di un’era nefasta per la Chiesa”.
“Se questo non-papa e anti-papa non potrà più nuocere al Corpo Mistico, nondimeno rimangono i suoi eredi, gli eversori che egli ha invalidamente creato cardinali.”
Una frase che contiene una pesante accusa non solo a Francesco, ma anche ai cardinali da lui nominati, considerati da Viganò come “invalidi” e “eversori”, mettendo in dubbio la legittimità del prossimo Conclave e dei suoi possibili esiti.
Il rapporto tra Papa Francesco e Viganò è stato sempre conflittuale. Già nel 2018, l’arcivescovo aveva chiesto pubblicamente le dimissioni del pontefice, accusandolo di aver coperto abusi sessuali nella Chiesa. Negli anni successivi, Viganò è diventato una figura di riferimento per una parte dell’area tradizionalista e anti-bergogliana, spesso in opposizione netta al percorso di riforma intrapreso da Francesco.
Nel luglio 2023, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha dichiarato Viganò scomunicato latae sententiae per aver commesso il delitto di scisma, dopo numerose affermazioni pubbliche in cui negava la legittimità del pontificato di Francesco e promuoveva una visione alternativa della Chiesa cattolica.
Le parole di Viganò arrivano in un momento particolarmente delicato, a pochi giorni dalla morte del pontefice e mentre si avvicina il Conclave per l’elezione del nuovo Papa. Il suo attacco rischia di alimentare tensioni tra le varie anime della Chiesa, già divisa tra riformisti e conservatori.
Le parole di Viganò rappresentano uno degli attacchi più duri rivolti a Papa Francesco, anche dopo la sua scomparsa. Una dichiarazione che conferma quanto la figura di Bergoglio abbia segnato profondamente la Chiesa contemporanea, tra grandi consensi e forti opposizioni.