
L’economia circolare si basa sul seguente concetto: creare qualcosa dagli scarti di un prodotto per non sprecare niente.
è un tipo di economia pensata per rigenerarsi da sola sul modello degli organismi naturali.
I materiali che vengono prodotti e utilizzati, alla fine della loro vita non vengono buttati via e smaltiti, ma inseriti in nuovi cicli produttivi per creare altro materiale. Quindi è l’opposto dell’economia lineare basata sul "take-make-waste" ovvero "prendere-fare-buttare.
Facciamo qualche esempio:
bottiglie d’acqua che diventano panchine, bucce d’arancia usate come materiale per abiti di lusso, olio di frittura a sostituzione del carburante delle automobili.
Si basa su tre principi:
Ridurre rifiuti e inquinamento, due problemi strettamente legati al modo in cui i prodotti vengono progettati
Mantenere in uso prodotti e materiali, allungandone la vita
Rigenerare i sistemi naturali, reintroducendo i nutrienti nel suolo e in altri ecosistemi
In pratica, la vita di un prodotto non è più pensata come una linea che inizia dalla produzione e si conclude alla fine del suo utilizzo, bensì come un cerchio.
Qualche esempio dei suoi vantaggi?
Meno richiesta di nuovi materiali
Meno rifiuti abbandonati nelle discariche e quindi meno costi industriali e di smaltimento dei rifiuti
Spinta alla sostenibilità e all’innovazione