
Questa invenzione è potenzialmente groundbreaking, rivoluzionaria. Non solo perché permetterebbe di abbattere gli sprechi alimentari, ma perché per farlo utilizzerebbe una tecnologia sostenibile e naturale.
Si tratta di un prototipo inventato da due scienziati dell'Universidad Nacional de Quilmes, in Argentina: hanno messo a punto un coperchio con pellicola intelligente che, in presenza di determinati cibi, rileverebbe il loro stato di conservazione, cambiando colore e indicando così immediatamente la scadenza del prodotto.
I due scienziati che hanno pensato a questo contenitore smart e naturale si chiamano Guillermo Rezzani e Federico Duch.
L'idea alla base dell'oggetto che hanno sviluppato è semplice: creare un contenitore alimentare con pellicola sostenibile che indichi immediatamente lo stato di conservazione degli alimenti. Per farlo hanno usato due risorse rinnovabili molto diffuse in Sudamerica: il kefir e la yerba mate.
Il contenitore è dunque composto da kefir (il tè fermentato molto diffuso ultimamente come bevanda salutare) mentre la pellicola è realizzata sfruttando un estratto liquido di yerbamate. Di questa erba (diffusa in argentina come infuso energizzante) vengono utilizzati gli antiossidanti, gli antimicrobici e l'agente clorogenico responsabile della rilevazione del pH del cibo.
La rivoluzione sta nel fatto che questo contenitore è completamente biodegradabile, perché realizzato di fatto con due elementi che sono a loro volta alimenti commestibili, e quindi compostabili.
Dall'altro lato vi è il contributo che darebbe alla lotta contro lo spreco alimentare. Invece di gettare via alimenti ancora perfettamente commestibili solo perché si è superata leggermente la data del "consumare preferibilmente entro", le persone potrebbero avere un parametro di valutazione aggiuntivo, nel caso in cui il cibo sia ancora perfettamente conservato e quindi mangiabile.
Per ora quest'invenzione rappresenta un prototipo che necessita di diversi studi, ricerche e dimostrazioni per poter raggiungere gli scaffali dei mercati e dei supermercati. I ricercatori confidano però nel fatto che non trascorra troppo tempo prima che il prototipo riceva le giuste autorizzazioni: la loro ambizione è quella di rendere il contenitore e la pellicola di dominio comune, producendoli su larga scala per raggiungere il maggior numero di consumatori e consumatrici.