E se il grano destinato agli allevamenti venisse usato per nutrire le persone? La provocazione di Greenpeace

Un’iniziativa natalizia di Greenpeace Italia che fa riflettere: un cesto di pane preparato con grano destinato agli allevamenti è stato donato al Ministro Lollobrigida. Ecco come è andata.
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Sara Polotti 7 Gennaio 2023

Una delle critiche che spesso vengono mosse nei confronti di chi propone la dieta vegana o vegetariana è lo sfruttamento dei terreni agricoli, che secondo i detrattori delle scelte alimentari green rappresenterebbero comunque un problema.

Non è d'accordo Greenpeace, che da sempre si batte per i diritti del Pianeta, e che in vista dell'ultimo Natale ha deciso di preparare un significativo dono per il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per sensibilizzare lui, i cittadini e le cittadine sugli squilibri del sistema agricolo e alimentare mondiale (e italiano).

Gran parte del grano coltivato e raccolto in Europa, infatti, non è principalmente destinato all'alimentazione umana, e questo è un problema.

La situazione

Il presupposto da cui Greenpeace Italia ha voluto partire è la crisi dei prezzi delle materie prime. Accanto ai costi stellari del pane, si aggiunge il problema dell'accesso al grano, ancora più difficoltoso a causa della guerra in Ucraina. "A poche settimane dall’inizio del conflitto, abbiamo calcolato che una riduzione dell’8% nell’uso di cereali per l’alimentazione animale nell’Unione Europea avrebbe consentito di risparmiare una quantità di frumento immediatamente disponibile per il consumo umano in grado di compensare il deficit previsto a causa della guerra (pari a circa 13 milioni di tonnellate)", fanno sapere dall'associazione.

Moltissime persone, quindi, si ritrovano potenzialmente senza pane sulla tavola. Ma basterebbe ripensare al sistema agroalimentare e all'alimentazione per cambiare la situazione.

Il 60% del grano è destinato agli allevamenti

Guardando ai numeri diffusi da Greenpeace e presi dai dati della Commissione Europea, infatti, il 62% dei cereali e due terzi dei terreni agricoli europei sono destinati all'alimentazione degli animali negli allevamenti intensivi. L'11% viene poi bruciato per i biocarburanti. E solo il restante 22% resta per le persone.

L'iniziativa

Greenpeace Italia ha quindi recuperato dei sacchi di farina destinata agli allevamenti intensivi e li ha consegnati al cuoco Pietro Parisi, che ne ha fatto del pane. Questo pane è stato poi donato al Ministro all'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per portare la sua attenzione su questo evidente squilibrio.

La richiesta fatta? "Se il ministro Lollobrigida, come lui stesso ha dichiarato alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, è realmente contrario agli allevamenti intensivi, abbia il coraggio di rompere il tabù dell’aumento di produzione di carne a ogni costo, a favore di prodotti di origine vegetale coltivati in modo ecologico e di allevamenti ecologici con meno animali, anche a beneficio dei redditi degli agricoltori, sempre più in crisi. È necessaria una transizione profonda del nostro sistema agroalimentare. La sovranità alimentare passa anzitutto da qui".