E se il latte non venisse prodotto sfruttando le mucche, lo berresti più volentieri?

Come per la carne in laboratorio, in futuro potremmo consumare latte vegano, senza sfruttare le mucche ed eliminando il lattosio: ma come?
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Sara Polotti 2 Marzo 2022

Sempre più persone consumano bevande vegetali al posto del latte vaccino o caprino, e non si tratta di un vezzo, di un capriccio o di una scelta dettata esclusivamente da motivi legati alle intolleranze alimentari (come quella al lattosio, su tutte). La consapevolezza che il latte (soprattutto vaccino) comporta lo sfruttamento delle mucche e dei vitelli in maniera massiva spinge moltissimi individui a optare per il latte di soia, quello di mandorla o quello di avena, ad esempio.

C'è però chi – a ragione – sostiene che prima di tutto il sapore non sia uguale, che la consistenza cambi (comportando variazioni nelle ricette che richiedono il latte) e che in generale la sensazione data dalle bevande vegetali non sia per nulla comparabile.

La buona notizia? Come per la carne, anche il latte potrebbe essere prodotto in laboratorio, eliminando il fattore sfruttamento dall'equazione. Si tratterebbe quindi di un latte vegano. Ma perché farlo? Quali sarebbero i vantaggi? E le proprietà nutrizionali?

Perché un'alternativa al latte vaccino

Hai presente la carne sintetica? Se ne sta parlando molto nell'ultimo periodo: moltissimi ricercatori e ricercatrici in tutto il mondo stanno impiegando le proprie forze per trovare un'alternativa "vera" alla carne. Non parliamo degli hamburger che "sanno di carne", ma di veri e propri tagli di carne (di pollo, manzo o suino) prodotti da zero in laboratorio, senza quindi uccidere animali e riproducendo le cellule in vitro, ottenendo pezzi che sono in tutto e per tutto vera carne (ma meno crudele).

Perché farlo? Principalmente per due motivi: perché sono sempre di più i vegetariani e i vegani, ma anche le persone che non sopportano l'idea di uccidere creature viventi per il proprio gusto (perché non si tratta di sostentamento, quando non si patisce la fame); e perché gli allevamenti intensivi sono tra le maggiori cause di inquinamento.

Lo stesso discorso vale per il latte: allevare mucche da latte non è naturale, poiché vengono inseminate regolarmente e fatte partorire al solo scopo di produrre, appunto, latte. L'industria casearia è davvero enorme e inquinante quanto quella della carne.

L'idea per il latte vegano

Da qualche tempo, in Israele si sta pensando ad una valida alternativa. La soluzione parrebbe arrivare dai funghi: una startup sta infatti valutando l'opzione di ricavare le proteine che caratterizzano il latte vaccino – il siero e la caseina – da funghi e altri organismi vegetali, facendole crescere al loro interno sfruttando l'intelligenza artificiale, esattamente nel modo in cui si è soliti ricavare il lievito dalla fermentazione della birra.

Le proprietà nutrizionali

Prima caratteristica: il latte non verrebbe prodotto mungendo le mucche, ma in laboratorio, eliminando così il problema dello sfruttamento delle mucche da latte e abbattendo le emissioni di metano derivanti dal loro allevamento.

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, la mission di quest'operazione sarebbe esattamente riprodurre la consistenza del latte, il suo sapore e l'aspetto generale, controllandone però i nutrienti. Niente lattosio, quindi, né zuccheri o grassi animali, ma solo sali minerali e vitamine, proteine e grassi vegetali.