È vero che gli squali muoiono se smettono di nuotare?

Gli squali sono i pesci viventi più antichi del pianeta, su di loro si dicono tante cose, non tutte vere. Scopriamo cos’accaddrebbe se uno di questi predatori dovesse smettere di nuotare e perché.
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Vincenzo Borriello 10 Ottobre 2024

Sono 400 milioni di anni che gli squali abitano gli oceani e sono rimasti immutati da 250 milioni di anni. Si tratta dei pesci viventi più antichi che esistano. Le caratteristiche anatomiche degli squali rappresentano un autentico successo evolutivo.

Sugli squali si dicono tante cose, una di queste è che muoiono se smettono di nuotare. Questa affermazione è vera, ma non per tutti. Possiamo infatti dividere gli squali in due grandi categorie: i pelagici e bentonici ed è vero per la prima categoria.

Queste due categorie di squali frequentano ecosistemi marini diversi. Gli squali pelagici vivono in alto mare, non vanno sui fondali. Al contrario, i bentonici vivono a contatto con i fondali marini.

Nuotare per sopravvivere?

Cosa accadrebbe se uno squalo pelagico smettesse di nuotare?  Le forze fisiche che lo spingono verso l’alto tenendolo a galla, non agirebbero? Venendo meno queste forze, lo squalo andrebbe a fondo. Il problema maggiore sarebbe rappresentato dall’impossibilità di respirare. La respirazione di questi affascinanti predatori marini funziona infatti in questo modo: mentre nuotano tengono la bocca semiaperta in modo tale che l’acqua possa entrare e passare attraverso le branchie e uscire dalle fessure branchiali. Cos’accade durante questo passaggio? Viene scambiato l’ossigeno. Il nuoto, dunque, serve allo squalo pelagico per due cose fondamentali: spostarsi e respirare.

Quali sono le specie più colpite?

Per quanto Steven Spielberg ci abbia messo tutto l’impegno possibile per far passare lo squalo come il cattivo della favola, la verità è ben diversa. Il 60% degli squali pelagici è a rischio estinzione a causa del mercato delle pinne, vendute in Asia dai 300 ai 500 euro l’una, dalla pesca irrazionale, dalla pesca accidentale come quella che si fa con le reti da posta e dalla pesca sportiva. Sono ben 2,5 milioni gli squali “uccisi per sport”. Per non andare troppo lontano, basti sapere che nel mediterraneo vivono circa 45 specie di squali pelagici. Nei nostri mari molti esemplari restano impigliati nelle reti destinate ad altri pesci. Tra le specie a rischio che popolano il mediterraneo ci sono:

  • squalo bianco
  • squalo elefante
  • verdesca
  • mako
  • smeriglio.