È vero che le microplastiche possono modificare il clima della Terra?

Diversi studi hanno già testimoniato la presenza di piccoli pezzi di plastica nell’aria, ma in che modo potrebbero influenzare l’ambiente?
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Francesco Castagna 20 Novembre 2023

Mentre piove sempre di meno e quando accade è sempre sotto forma di bombe d'acqua, non bastavano gli agenti inquinanti a rendere tossiche le nuvole. Il 2023 si avvia al termine e purtroppo c'è una cattiva notizia da aggiungere all'elenco di quelle che riguardano l'ambiente in cui viviamo: alcuni studi avevano già rilevato la presenza di microplastiche nelle nuvole, ora si è scoperto che questo fattore è in grado di cambiare persino il clima.

Anche questi minuscoli pezzi di materiale plastico lasciano un'impronta sull'ambiente. E se non sono abbastanza i danni che l'uomo ha potuto constatare, provocati dall'aumentare della loro presenza nella natura, ora gli studiosi avvertono la comunità mondiale che ci potrebbero essere forti rischi legati alla loro presenza "nell'aria". Quando si deteriorano infatti le microplastiche rilasciano gas serra, che si aggiungono ai già presenti anidride carbonica e metano.

Questa alterazione dell'involucro gassoso che circonda la Terra con il tempo potrebbe modificare sensibilmente il clima in cui viviamo.  La scoperta arriva dalla Cina, dopo un lungo e intenso periodo in cui i ricercatori hanno osservato la formazione delle nuvole sopra il monte Tai. A conclusione delle ricerchi, il lavoro degli scienziati è stato pubblicato sulla rivista di Environmental Science & Technology Letters dell'American Chemical Society (Acs).

Non per forza ciò che si getta per terra rimane nello stesso spazio, i ricercatori infatti hanno confermato un assunto già noto alla comunità scientifica: "Le microplastiche aerotrasportate (MP) hanno il potenziale per percorrere lunghe distanze e subire diversi processi nuvolosi attraverso il trasporto atmosferico".

L'invecchiamento fotochimico

Ciò che non era ancora stato preso in esame sono le conseguenze sul clima della presenza di microplastiche nell'aria. La ricerca ha approfondito un processo chiamato "invecchiamento fotochimico" delle nubi.

Dove si trova il monte Tar
Dove si trova il monte Tar

Secondo lo studio infatti, questo meccanismo avrebbe aumentato la capacità delle nuvole di assorbire metalli tossici, come piombo e mercurio. Se da una parte le microplastiche potrebbero favorire fenomeni di condensazione, e quindi di formazione di nuove nuvole, dall'altra apprendiamo dallo studio che questo fenomeno non è affatto positivo, perché con le correnti quest'ultime potrebbero viaggiare a numerosi kilometri di distanza e contribuire alla dissipazione (dispersione) e deposito di questi piccolissimi pezzi di materiale plastico in altre parti del mondo.

Si tratta quindi di un primo studio che indaga sul tema di come questo materiale interagisce con i fenomeni atmosferici naturali. Ciò che finora è certo è che dovremo aspettarci una maggior presenza di microplastiche con forme diverse (sfere, fibre, film) e colore (trasparenti, marroni, gialle e nere), ma anche di tipologia (polietilene, polistirene, PET) e dimensioni (da un millesimo di millimetro fino a 1500 micrometri.

Fonte| Environmental Science & Technology;

Crediti foto| Di Wikipedia, Leon petrosyan; Di Wikipedia, LupinBot;