adianto

Ecco come prenderti cura della tua piantina di adianto

Se non vuoi trovarti con foglioline gialle o fare morire la tua piantina verde di adianto, ecco cosa fare e cosa non fare: le semplici regole per coltivarlo senza problemi.
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Sara Polotti 16 Febbraio 2022

Si chiama Adiantum ed è una piantina d'appartamento tra le più graziose: le sue piccole foglie sono rigogliose e piene e l'effetto è davvero strabiliante, ovunque tu lo metta. Devi però fare attenzione a come coltivare l'adianto: richiede poche e semplici cure, ma è bene che tu segua queste regole per evitare che muoia prematuramente o che si rovinino le foglie.

Cos'è l'adianto

L'adianto, o Adiantum secondo il nome ufficiale, è una pianta facente parte della famiglia delle felci polipodiacee. Arbusto ornamentale, è spesso coltivato in vaso per decorare le abitazioni e renderle più verdi. Le sue foglie sono piccole e divise, molto eleganti, ed è una pianta molto verde dal momento che non presenta fiori, semi o frutti.

La specie più diffusa, quella che spesso si coltiva in casa in vaso, è il Capelvenere, con steli neri e una chioma fitta da cui prende il proprio nome. Non raggiunge grandi dimensioni e anche per questo è una pianta d'appartamento ideale.

Quanta luce vuole

A differenza di quanto si possa pensare, l'adianto non vuole molta luce. Anzi, ne richiede proprio poca: sistemalo quindi all'interno di casa tua in una zona a mezz'ombra. Non avendo infatti fiori o frutti, non serve molta luce, e le sue foglie sono in grado di catturarne quanto basta per vivere rigogliose (tanto che in natura queste felci si trovano proprio nel sottobosco, lontane dalla luce diretta, frequente e continua).

Tienila poi solo internamente, cercando di evitare degli sbalzi di temperatura. L'adianto è una pianta che sta bene tra i 18 e i 20 gradi. Se ti sembra che soffra nel posto in cui l'hai sistemata, non preoccuparti: spostala qua e là, finché non trovi la zona in cui sembra sopravvivere serenamente.

Infine, ricordati di pulire bene le foglie con un panno umido, per evitare che la polvere si depositi impedendo all'adianto di svolgere le sue funzioni fisiologiche.

Quanta acqua richiede

Per quanto riguarda l'acqua, assicurati che ci sia la giusta umidità. Annaffia l'adianto quando lo richiede: l'importante non è tanto l'acqua nella terra (che tuttavia deve essere sempre umida: controlla con le dita che non si secchi!), quanto l'ambiente che lo attornia. Cerca di tenere la stanza umida al punto giusto e vaporizza acqua sulle foglie con frequenza.

Un metodo utile? Prendi un sottovaso, riempilo di sassi e appoggia (sopra i sassi) il vaso con l'adianto. Riempi poi il sottovaso di acqua (non troppa!), senza che il vaso sia immerso in essa. L'acqua evaporerà dai ciottoli e inumidirà al punto giusto le fronde.