
"Ora per noi il problema non è più Jj4, ma la convivenza uomo-animale. Chi vuole bene al progetto non pensi a quest'orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in sovrannumero.Chi ora si preoccupa delle condizioni di JJ4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto Life Ursus", ha scritto il 18 aprile il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che parla della cattura di JJ4 da parte del Corpo forestale del Trentino come un fattore positivo.
A lui risponde la LAV, che in un video sui social spiega di aver bloccato l'anticipazione della sentenza del Tar, come richiesto da Fugatti, al 19 aprile. "Abbiamo nuovamente vinto al TAR, fino all'11 maggio l'orsa JJ4 non potranno ucciderla, ora lasciatecela portare in un luogo sicuro! Domani saremo a Trento e richiediamo un incontro urgente con il Presidente Fugatti così da poter verificare le condizioni della mamma orsa e organizzare il suo trasferimento nel rifugio-santuario che abbiamo individuato", scrive l'associazione. A ognuno la sua vittoria, quindi, ma se il caso dell'orsa JJ4 potrebbe sparire presto dagli onori della cronaca, resta comunque il tema di dove finiranno gli altri orsi in Trentino.
A tal proposito, la LAV ha appena comunicato i santuari rifugi pronti ad accogliere immediatamente gli orsi condannati a morte. Lo ha fatto il 19 aprile, convocando a Trento una conferenza stampa presso la sede locale dell'associazione, in via del suffragio 15, Trento. Durante l'incontro sono intervenuti il Presidente nazionale Gianluca Felicetti per parlare delle politiche dell'associazione, il responsabile nazionale Animali Selvatici Massimo Vitturi come esperto dell'area LAV animali selvatici, e il responsabile LAV Trentino e vice Presidente nazionale Simone Stefani per presentare l'evento.
Alcuni giorni fa la Lav aveva richiesto un incontro al Presidente della Provincia autonoma di Trento, ma da quanto si apprende dal comunicato dell'organizzazione Fugatti non ha risposto alla richiesta d'incontro e alla visita dell'associazione all'orsa reclusa al Casteller. Secondo la LAV c'è un motivo ben preciso: nonostante ci siano i due rifugi-santuari all'estero pronti ad accogliere i plantigradi, Fugatti resta della sua idea, ma la LAV segnala che uccidere animali senza necessità è reato e che ora anche l'Ordine dei Veterinari lo ha confermato. Per questo motivo la LAV chiede al Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin di convocare un tavolo tecnico e operativo sul futuro degli orsi e del progetto Life Ursus, al di là del pronunciamento dei tribunali.
“Nel ricordo di Andrea Papi e della sua famiglia che non vuole l’uccisione di JJ4, continuiamo ad essere preoccupati per la mancata attivazione delle attività di informazione e prevenzione, innanzitutto, e per la vita degli orsi – compresi i 3 cuccioli di JJ4, ora soli, che potrebbero spingersi verso i centri abitati in cerca della mamma e imbattersi nuovamente negli esseri umani”, ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvatici.
L'associazione ha poi illustrato le due possibili destinazioni per i tre orsi considerati “problematici”, pur di salvargli la vita e a prescindere dall’esito dei Tribunali: sono due santuari rifugi che sono pronti ad accogliere immediatamente gli orsi condannati a morte. Si tratta di Gnadenhof für Bären, in Germania, e di Al Ma'wa for Nature and Wildlife, in Giordania, realizzato da Princess Alia Foundation e da Four Paws, due luoghi verificati da LAV, adeguati a far vivere gli orsi sereni e al meglio possibile per le loro caratteristiche etologiche.
Il Casteller, infatti, spiega la LAV "è un ergastolo che ha una superficie totale, per ogni orso, equivalente a un terzo del campo da gioco del Trento Calcio, Casteller sul quale pende anche un fascicolo presso il Tribunale penale di Trento".
“Chiediamo quindi alla Provincia di Trento di accettare la nostra proposta e di affidarci la custodia di JJ4, MJ5 e M49, così da poter procedere con il loro trasferimento, poiché una volta catturati, la loro uccisione aggiunge nulla alla paventata sicurezza dei trentini” ribadisce Vitturi di LAV. Tra l’altro l’ordine dei medici veterinari afferma che “non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione in quanto risulta catturata e custodita”.