
Ci vogliono 120 bottiglie in PET per realizzare un piumino. Ed è quello che ha fatto Etro, una della case di moda più riconosciute a livello internazionale che, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, celebrata lo scorso 8 giugno e istituita dall’ONU nel 1992, ha presentato #ForTheOceans, un piumino realizzato completamente con materiali derivati dal riciclo di bottiglie di plastica.
La sostenibilità non è uno slogan: è una storia, è un impegno.
Bottiglie in PET (una plastica prodotta con il petrolio o il metano, riciclabile al 100%) che possono quindi essere riutilizzate per ricavare il tessuto, la fodera e le etichette che costituiscono l’indumento. Un processo di tessitura che riduce sensibilmente gli alti tassi di emissione di CO2, la quantità di acqua e di energia elettrica utilizzati per la produzione. Non dimentichiamoci infatti che l’industria della moda è la seconda più inquinante al mondo.
E l’imbottitura per il piumino? Nessun problema. La tanto discussa piuma d’oca può essere sostituita con della semplice ovatta, l’unica alternativa 100% sostenibile.
Kean Etro, da più di vent'anni direttore creativo del menswear Etro, si impegna da sempre nei confronti della salvaguardia del pianeta, tanto da essere tra gli stilisti più all’avanguardia nella ricerca e nell’impiego di nuovi materiali e processi produttivi alternativi a quelli tradizionali.
Nel corso degli anni, lo stilista italiano ha introdotto per alcuni capi l’utilizzo di fibre naturali, come la canapa, l'ortica selvatica o l'eucalipto, ma anche di tinture naturali estratte da fiori, foglie e radici. Il guado, per esempio, è una pianta erbacea che dona ai tessuti un blu turchese molto particolare.
Il suo impegno per un modo più green per fare moda ha sempre accompagnato le sue Collezioni. Nel 2001 Kean Etro ha creato BenEtroEssere che, oltre a rappresentare il primo bio fashion project della casa di moda, è anche un’etichetta che punta sulla ricerca di materiali green e di qualità adeguati a una filiera produttiva artigianale.