Ecco perché dovresti sempre lavare i vestiti appena acquistati (e non solo quelli second hand)

Sono insidiosi perché poco noti, ma non per questo meno pericolosi: ecco gli elementi a cui devi fare attenzione quando acquisti capi nuovi e i motivi per cui dovresti sempre lavare i vestiti appena comprati.
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Sara Polotti 5 Novembre 2022

Una delle ipocrisie relative alla reticenza nel comprare abbigliamento second hand riguarda, appunto, il fatto che si tratti di abiti già utilizzati da altre persone, e che quindi vadano lavati e igienizzati. Perché "ipocrisia"? Perché da sempre le nostre abitudini ci hanno portato a credere che gli indumenti nuovi siano esenti dal lavaggio pre-indossamento, quando in realtà anche loro andrebbero sempre buttati in lavatrice.

Sì, sempre.

Sai perché?

In questo articolo ti sveliamo i motivi che rendono un lavaggio sempre raccomandato, anche quando i vestiti sono nuovi e, quindi, apparentemente pulitissimi. E no, la ragione non riguarda solo la possibilità di lavare via l'eccesso di colorante che potrebbe macchiare la pelle e gli altri tessuti, ma soprattutto la salute.

I vestiti nuovi non sono puliti

Studiose e studiosi sono concordi: gli abiti nuovi, appena usciti dai negozi, non sono puliti. Anzi. Sono un ricettacolo di batteri e germi, ed è per questo che andrebbero sempre lavati prima di averli indossati.

A dare voce, tra gli altri, a questo fatto è il dottor Donald Belstio, professore di dermatologia al Columbia University Medical Center, che in un'intervista tempo fa aveva esplicitato come gli indumenti appena acquistati rappresentino un rischio igienico non indifferente, sia a causa degli elementi chimici riscontrati nelle fibre, sia per quanto riguarda i microrganismi che si annidano nei tessuti.

Tutto questo non è da sottovalutare, perché in entrambi i casi il rischio è quello di incorrere in dermatiti, irritazioni o infezioni, così come in reazioni allergiche e in malattie infettive della pelle (come, addirittura, la scabbia).

Cosa li rende contaminati?

A contaminare l'igiene dei capi d'abbigliamento appena prodotti è soprattutto il viaggio che compiono dal luogo in cui vengono confezionati al negozio in cui poi verranno acquistati. Per mantenere i capi in perfetto ordine durante questi viaggi in container su lunga distanza, senza che si sgualciscano o rovinino, le industrie produttrici, infatti, li riempiono di sostanze chimiche come l'urea-formaldeide, che tendenzialmente non rappresentano un problema, ma che potrebbero irritare la cute di chi ha la pelle particolarmente sensibile (soprattutto nelle zone di sfregamento come il collo, le ascelle, il cavallo dei pantaloni o i polsini). Un semplice lavaggio in lavatrice rimuoverà gran parte di queste sostanze, che verranno eliminate del tutto con i lavaggi successivi.

Da non sottovalutare, però, sono anche i camerini: accanto alle sostanze chimiche, infatti, il problema degli indumenti nuovi di zecca sono i batteri e i parassiti (come i pidocchi) che si annidano nei tessuti, e che arrivano tra le fibre proprio passando dai camerini di prova dei negozi.

Sempre meglio lavare

Alla luce di questi fatti, si capisce perché un lavaggio che precede la prima volta che si indossano i vestiti è sempre molto raccomandato, che si tratti di abbigliamento scovato in un mercatino o che si tratti, come ora è chiaro, di abiti acquistati di prima mano in qualsiasi negozio, soprattutto fast fashion.

Perché se è vero che il second vintage è chiaramente stato pre-indossato, lo stesso vale per i capi nuovi, anche se è meno palese.