
Ridurre del 30% il consumo di materie prime. Limitare al 50% le emissioni totali di gas a effetto serra. Far crescere il PIL del 5%. Creare oltre un milione di posti di lavoro. Secondo la Commissione Europea, sono tutti obiettivi che si potrebbero raggiungere se, entro il 2030, si promuovesse una miglior progettazione dei materiali, dei prodotti e dei processi industriali e se il riutilizzo dei rifiuti fosse incrementato e affinato. Insomma non siamo a Fantasilandia. Le opportunità esistono. L'Italia si trova ai primi posti in Europa nel campo dell'efficienza energetica, nel riciclo dei rifiuti e nella produttività delle risorse. La questione è come favorire sempre di più la diffusione di modelli di economia circolare.
Anche di questo si discuterà a Rimini, dal 6 al 9 novembre 2018, a Ecomondo, la fiera dedicata alla green e circular economy che da diversi anni rappresenta un evento di riferimento a livello internazionale. Oltre alle varie aree tematiche proposte in fiera (Rifiuti e Risorse, Bioeconomia Circolare, Acqua, Analisi chimiche e Monitoraggi…) per questa edizione sono previsti quattro diversi Progetti Speciali:
Nell'ambito dell'edizione 2018 di Ecomondo, tra le tematiche discusse non mancheranno le principali novità nell'ambito del riutilizzo e della valorizzazione dei rifiuti tecnici e biologici (incluse le acque reflue), le materie prime alternative, la bonifica e la riqualificazione delle aree contaminate. Ampio spazio anche dedicato all'ecodesign industriale, e in particolare ai settori del Packaging e dei prodotti elettrici ed elettronici: l'ecodesign è uno degli aspetti più importanti da introdurre nelle filiere di produzione per armonizzare le fasi di progettazione, di produzione, di recupero e di valorizzazione dei materiali, sempre nell'ottica di sostituire un'economia lineare con la più promettente circolare.