Come coltivare l’edera: tutti i consigli per prendersi cura della pianta rampicante in vaso e in terra piena

Una talea di pochi centimetri può presto diventare un’edera rigogliosa in grado di coprire una vasta superficie, come la facciata di una villa o un pergolato da giardino. La regola per far crescere rigoglioso questo rampicante sempreverde è trovare una posizione in mezz’ombra, mantenere umido il terreno ed evitare che si formino ristagni.
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Francesco Castagna 23 Febbraio 2024

Appartenente alla famiglia delle Arialiacae, l’edera è un rampicante sempreverde, molto resistente e utilizzata per lo più a scopo ornamentale. È infatti facile vederla arrampicarsi su antichi muri e pergolati e dare un innegabile aspetto romantico a case, ville e giardini.

Tra le varie specie che si differenziano per il colore e la grandezza del fogliame, quella più diffusa è l’edera comune o hedera helix, la cui coltivazione non richiede particolari sforzi.

Cosa serve per coltivare l'edera

L’edera cresce e si propaga con tale facilità, che sembra avere una vita propria, ma non è così. Di cosa avrai bisogno quindi, per coltivarla?

  • terriccio soffice e ben drenato
  • lontano dalla luce del sole diretta
  • un vaso di dimensioni adeguate con fori di drenaggio
  • una paletta
  • un supporto/traliccio
  • forbici da potatura
  • guardi da giardinaggio

Innanzitutto sta a te decidere se preferisci coltivarla in terra piena o in vaso, a seconda dello scopo che ti stai prefiggendo. Se infatti vuoi ricoprire una facciata trascurata di una vecchia casa, meglio piantare la tua talea in giardino: l’edera per crescere ha bisogno di una zona libera per spargersi liberamente un po’ ovunque. Dalle terra e spazio  a volontà e non ti deluderà. Scegli quindi una talea, della misura di circa 10 centimetri e prelevata in estate da un’altra pianta, e posizionala nella buchetta che avrai preparato direttamente a terra o all’interno del terriccio del tuo vaso. Ricordati che la messa a dimora deve essere fatta in primavera o in autunno.

Come piantare l'edera

Una volta che hai a disposizione tutto l'occorrente, per piantare l'edera devi:

  • scegliere il luogo adatto, evitando di posizionarla alla luce diretta
  • preparare il terreno, possibilmente con l'aggiunta di un po' di sabbia o compost per migliorarne la permeabilità
  • scava una buca con la paletta e inserire la totalità delle radici
  • richiudi la buca
  • annaffiala abbondantemente

Come curare l'edera

Per curare l'edera devi:

  • annaffiare la pianta regolarmente, ma senza esagerare. Controlla sempre che il terriccio sia umido, ma non troppo bagnato. In caso contrario, rischieresti il marciume delle radici.
  • fornisci un supporto
  • concima la pianta una volta al mese in primavera e in estate con un fertilizzante liquido per piante verdi
  • pota la pianta in primavera o in autunno

Come moltiplicare l'edera

L'edera si arrampica sulle superfici per conto  suo, ma non è detto che un aiuto sia pur che gradito, anche per darle una direzione di crescita. Puoi quindi aiutarti nel compito, optando per delle strutture metalliche o in legno su cui avvolgere i rami dell'edera o su cui legarli per favorire la crescita.

Esistono due metodi principali per moltiplicare l'edera:

Talea

  • Preleva un ramo sano di edera con almeno 3-4 foglie
  • Elimina le foglie inferiori
  • Immergi l'estremità del ramo in un ormone radicante
  • Pianta il ramo in un vaso con un terriccio soffice e ben drenato
  • Mantieni il terreno umido e posiziona il vaso in un luogo luminoso, lontano dai raggi diretti del sole.In circa 4-6 settimane, le radici dovrebbero aver attecchito e la tua nuova pianta di edera sarà pronta per essere trapiantata.

Margotta

  • Scegli un ramo sano di edera che si trova vicino al terreno
  • Pratica un'incisione anulare sulla corteccia del ramo
  • Avvolgi l'incisione con del muschio umido e fissalo con del nastro adesivo o del filo di ferro
  • Mantieni il muschio umido e attendi che le radici si sviluppino
  • Quando le radici saranno sufficientemente sviluppate, taglia il ramo dalla pianta madre e trapiantalo in un nuovo vaso

(Scritto da Gaia Cortese il 6 luglio 2020, 
modificato da Francesco Castagna il 23 feb 2024)