Emilia Romagna, Fridays for Future: “Parlare di maltempo è anti-scientifico” e lanciano una mobilitazione per il 19 maggio

Cosa ne pensano gli attivisti ambientalisti del disastro che sta vivendo l’Emilia-Romagna a causa delle alluvioni? E come si muoveranno? Lo abbiamo chiesto ad Agnese Casadei, portavoce di Fridays for Future Italia.
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Francesco Castagna 18 Maggio 2023

Mentre l'esecutivo di Giorgia Meloni è alle prese insieme con l'emergenza Emilia-Romagna, insieme a Regione, Comuni e Protezione Civile, i movimenti ambientalisti cercano di contrastare la narrazione che vorrebbe descrivere l'alluvione e le inondazioni come "maltempo". "È crisi climatica", spiegano gli attivisti ambientalisti. Abbiamo contattato Agnese Casadei, portavoce di Fridays for Future Italia, per capire cosa ne pensa il movimento e quali saranno le prossime mobilitazioni.

Casadei, come vi muoverete alla luce di ciò che è accaduto in Emilia-Romagna? Può dirci cosa ne pensa? 

Come Fridays for Future Italia, abbiamo deciso di lanciare una campagna focalizzata proprio sull'acqua. Abbiamo pensato che ora è il momento di fare una manifestazione questo venerdì 19 maggio nelle varie città che riusciranno a organizzarsi in tempo. Lo slogan di questa mobilitazione sarà "Quest'acqua è crisi climatica", o "Questa pioggia è crisi climatica".

Ci teniamo a chiarire una cosa che a noi sembra ovvia, ma che per altri non lo è, ovvero che questi sono gli effetti di una crisi climatica in corso. Una situazione del genere in Emilia-Romagna non si era mai verificata prima d'ora, in un primo momento con l'alluvione del 3 maggio e poi adesso a distanza così ravvicinata.

Queste sono le evidenze, che purtroppo abbiamo iniziato a toccare con mano anche noi, delle conseguenze delle nostre azioni e, in particolare, dell'estrazione dei combustibili fossili.

Com'è il dialogo con le istituzioni coinvolte: sindaci, Regione e Governo?

Al momento si fa fatica a instaurare un dialogo, perché sono molto presi dalle azioni per risolvere ciò che sta succedendo in Emilia-Romagna.

E prima di questi eventi? 

Abbiamo visto molte dichiarazioni e molte parole, anche da parte di Bonaccini e dai sindaci delle città. Non vediamo mai pronunciare però la parola "crisi climatica". Si parla sempre di maltempo e questo secondo noi non è giusto, non è realistico ed è anti-scientifico. È un approccio riduttivo che sminuisce il tema e che non riconosce la portata sistemica all'interno del quale questo evento è situato. Abbiamo avuto modo di rispondere pubblicamente alla presidente Meloni sul'argomento.

Anche oggi in un tweet, dove lei stessa parla di maltempo, abbiamo ribadito al governo che non si può continuare a usare questo termine. Sono lacrime di coccodrillo quelle di un esecutivo che sta continuando sulla linea dell'aumento del gas in Italia (e anche della dipendenza estera tramite i nuovi rigassificatori, di cui uno a Ravenna).

Sono lacrime di coccodrillo quelle di un esecutivo che sta continuando sulla linea dell'aumento del gas in Italia

Da una parte si portano avanti delle politiche che peggiorano la crisi climatica, dall'altra si contano le vittime. Vorremmo vedere la stessa preoccupazione anche nell'urgenza di chiudere tutti i progetti sui combustibili fossili e di interrompere questa follia che sta continuando a causare danni.

Qual è la correlazione più diretta tra questi eventi e l'azione umana? 

Siamo molto abituati a pensare a delle redazioni di causa-effetto. In questo caso dobbiamo cercare di guardare a un quadro più ampio. Tutto quello che nel corso dell'ultimo secolo abbiamo fatto, basando la nostra società sui combustibili fossili, sta causando delle emissioni di gas serra che stanno riscaldando l'atmosfera terrestre.

Questo riscaldamento globale ha delle ripercussioni sui vari territori, che possono essere sia un maggiore caldo (come abbiamo visto la scorsa estate), ma anche eventi come alluvioni, intensissime piogge, frane e distruzione di territori.

Tutte queste sono conseguenze di un clima impazzito, più estremo, sia nel caldo che nel freddo

Parliamo spesso delle azioni dei movimenti ambientalisti, tra cui Ultima Generazione. Pur essendo distanti dalle modalità di UG, secondo voi è corretto dire le loro azioni sono niente rispetto al disastro che si è verificato in Emilia-Romagna?

Certamente, credo che chiunque se ne sia reso conto. Queste persone possono anche disturbare l'opinione pubblica, ma non stanno facendo reali danni quasi in nessuna occasione. Agiscono usando pittura lavabile su opere protette da un vetro, oppure bloccando il traffico in alcune zone. Sono fatti di una gravità nulla, se confrontati con tutto ciò che sta accadendo non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo.

In Romagna attualmente si parla di sei morti nelle ultime 24 ore a causa delle inondazioni, di cui tre solo a Forlì. Persone annegate nella propria casa, quindi stiamo parlando di fatti di una gravità assoluta. Forse bisognerebbe smettere di guardare il dito mentre c'è qualcuno che sta provando a indicarci la luna.