Enlicitide: il primo inibitore orale della PCSK9 che abbassa il colesterolo LDL

Enlicitide è un nuovo farmaco orale sviluppato per ridurre in modo significativo il colesterolo LDL. Scopri come funziona e i risultati degli studi clinici più recenti.
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Redazione 11 Novembre 2025

Enlicitide decanoato è un innovativo inibitore orale della PCSK9 che ha dimostrato un’efficacia significativa nel ridurre il colesterolo LDL, sia nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare che in quelli con ipercolesterolemia familiare eterozigote.

A differenza degli attuali trattamenti iniettabili, Enlicitide è formulato in compresse da assumere una volta al giorno, offrendo un’alternativa più semplice e potenzialmente più accessibile per il controllo dei livelli lipidici.

I risultati clinici: riduzione marcata e duratura del colesterolo LDL

Dopo 24 settimane di trattamento quotidiano, Enlicitide ha portato a una riduzione fino al 60% del colesterolo LDL rispetto al placebo. Questo effetto si è mantenuto anche dopo 52 settimane, evidenziando una risposta prolungata nel tempo.

Oltre alla riduzione del colesterolo LDL, sono stati osservati importanti miglioramenti nei seguenti parametri:

  • Colesterolo non-HDL: diminuito del 53%
  • Apolipoproteina B (ApoB): ridotta del 50%
  • Lipoproteina(a) [Lp(a)]: calo del 28%
  • Circa il 70% dei pazienti ha raggiunto una riduzione di almeno il 50% del colesterolo LDL, con valori inferiori a 70 mg/dL, e oltre due terzi ha ottenuto livelli inferiori a 55 mg/dL.

Il profilo di sicurezza è risultato sovrapponibile al placebo, con una percentuale simile di effetti collaterali e interruzioni del trattamento.

Un meccanismo d’azione innovativo

Enlicitide agisce bloccando l’interazione tra la proteina PCSK9 e i recettori delle LDL, impedendone la degradazione. Questo consente al fegato di recuperare e riutilizzare più recettori LDL, rimuovendo così maggiori quantità di colesterolo “cattivo” dal sangue.

A differenza degli anticorpi monoclonali, Enlicitide è un peptide macrociclico di nuova generazione, chimicamente stabile e resistente alla degradazione gastrica. Questo gli consente di essere assorbito a livello intestinale e di agire in modo selettivo sulla PCSK9 nel sangue e nel fegato, mantenendo un'efficacia simile a quella delle terapie iniettabili, ma con la comodità di una somministrazione orale.

I dati degli studi di Fase 3: CORALreef Lipids e HeFHStudio CORALreef Lipids

Nel programma clinico CORALreef Lipids, condotto su adulti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ad alto rischio, Enlicitide ha ridotto il colesterolo LDL del 55,8% dopo 24 settimane, con risultati che si sono mantenuti anche dopo un anno.

Sono state osservate riduzioni significative anche di colesterolo non-HDL, ApoB e Lp(a). L’aderenza al trattamento è stata elevata, con un profilo di sicurezza comparabile al gruppo placebo.

Studio CORALreef HeFH

In pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote, Enlicitide ha mostrato una riduzione del colesterolo LDL del 59,4% a 24 settimane, raggiungendo il 61,5% dopo un anno. Anche in questo caso, gli effetti sono stati accompagnati da miglioramenti marcati nei valori di ApoB, non-HDL e Lp(a), mantenendo un'elevata tollerabilità.

Enlicitide e il suo potenziale impatto clinico

L’introduzione di Enlicitide potrebbe cambiare il paradigma terapeutico per milioni di persone che non riescono a raggiungere i livelli target di colesterolo LDL con le attuali terapie, comprese statine e inibitori PCSK9 iniettabili.

La forma orale consente una maggiore flessibilità e praticità, migliorando potenzialmente l’aderenza terapeutica e ampliando l’accesso a una terapia altamente efficace.

Conclusioni

Enlicitide rappresenta una promettente innovazione nella gestione dell’ipercolesterolemia e della prevenzione cardiovascolare. Grazie alla sua efficacia clinicamente rilevante, alla facilità di somministrazione e al profilo di sicurezza favorevole, si candida a diventare un punto di riferimento nelle terapie ipolipemizzanti del prossimo futuro.