Equinozio di primavera: cos’è e quando cade la data

L’equinozio di primavera è il momento che a livello astronomico segna la fine dell’inverno e l’inizio della stagione primaverile nell’emisfero boreale. In questa giornata, il giorno e la notte hanno la stessa durata per via della direzione da cui arrivano i raggi solari: vediamo cosa succede e perché la data può cambiare a seconda degli anni.
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Alessandro Bai 18 Marzo 2022

Nel linguaggio comune, l'equinozio di primavera è il momento che segna l'inizio della stagione primaverile e quindi la fine dell'inverno, perlomeno nell'emisfero boreale. La realtà però è un po' più complessa di così: si tratta infatti di un evento astronomico la cui data cade di solito il 20 marzo oppure, a seconda degli anni, anche nel giorno successivo.

Ma cosa succede esattamente durante l'equinozio di primavera? In questa giornata la durata del giorno e della notte è uguale, proprio come avviene nell'equinozio di autunno, che si verifica a settembre, e come puoi intuire dal significato del termine latino usato per descrivere questo evento, aequĭnoctĭum, che deriva dall'espressione aequa nox che vuol dire "notte uguale" (al dì).

Oltre al giorno, l'equinozio di primavera ha anche un'ora precisa, ovvero quella dell‘istante in cui durante il moto di rivoluzione della Terra il Sole si trova esattamente allo zenit dell'equatore. Di seguito proverò a spiegarti con precisione cosa comportano questi movimenti del nostro pianeta attorno alla sua stella e perché la data non è fissa ma può cambiare in alcuni anni.

Equinozio di primavera

Cos'è e cosa succede

Tradizionalmente quando si parla di equinozio ci si riferisce a due momenti precisi dell'anno, che avvengono a settembre e a marzo: se nel primo caso l'equinozio di autunno coincide con la fine dell'estate e l'inizio del periodo autunnale, l'equinozio di primavera è quel momento in cui si chiude l'inverno e comincia la stagione primaverile se si considera il calendario gregoriano, dato che a livello meteorologico la primavera inizia ufficialmente già l'1 marzo, per rendere più agevole la raccolta di dati. Bisogna però sottolineare che tutto questo accade nell'emisfero boreale, cioè quello a nord dell'equatore, dato che nell'emisfero australe è tutto opposto: l'equinozio di settembre segna l'inizio della primavera e quello di marzo dà il via all'autunno.

Se però ti stai chiedendo cosa succede nel corso di questo evento astronomico che si ripete due volte in un anno, allora è utile partire proprio dal significato della parola equinozio, che come ti ho anticipato deriva dal latino e vuol dire che la notte dura esattamente quanto il giorno, che poi è proprio ciò che accade durante gli equinozi di primavera e di autunno, quando il dì e l'oscurità durano esattamente 12 ore ciascuno.

Questa distribuzione temporale quasi perfetta della luce solare è causata dal fatto che durante un equinozio il Sole si trova esattamente sopra l'equatore (cioè allo zenit) e i suoi raggi cadono perpendicolarmente rispetto all'asse di rotazione terrestre, ma ricordati che quello del Sole è soltanto un moto apparente, dato che in realtà è la Terra a ruotare intorno a lui e, allo stesso tempo, su se stessa con i moti di rivoluzione e rotazione.

Infine, probabilmente ti sarai già reso conto che dopo il solstizio d'inverno di dicembre, che coincide con il giorno più corto dell'anno, le ore di luce hanno ricominciato ad aumentare, una tendenza che continuerà anche dopo l'equinozio di primavera, fino a raggiungere il giorno in cui il dì raggiunge la sua massima durata, che è conosciuto anche come solstizio d'estate.

Quando cade

Anche se l'equinozio di primavera cade sempre tra il 19 e il 21 marzo, la data non è sempre la stessa, così come l'orario che cambia addirittura ogni anno. Nel 2022 il primo giorno primaverile è stato il 20 marzo, stessa cosa accaduta nel 2021; tuttavia, per farti qualche esempio, nel 2007 era stato il 21 marzo, mentre dal 2044 comincerà a cadere qualche volta anche il 19 marzo.

Questo accade per una semplice ragione: anche se noi ci riferiamo al calendario gregoriano, secondo cui un anno dura esattamente 365 giorni, in realtà il moto di rivoluzione della Terra dura 6 ore, 9 minuti e 10 secondi in più, che ovviamente negli anni si accumulano e rischiano di sfalsare il nostro calendario dall'istante p reciso in cui avvengono solstizi ed equinozi. Ecco il motivo per cui ogni 4 anni l'uomo ha introdotto l'anno bisestile, che prevede l'aggiunta del 29 febbraio, e la ragione per cui ogni anno l'equinozio di primavera tarda di circa 6 ore rispetto a quello precedente, facendo in modo che la data possa cambiare nel tempo.