Come coltivare l’erica in vaso e in giardino: consigli per prendersi cura dell’arbusto viola

Per coltivare l’erica devi seguire tre semplici regole: tenerla in una zona ombreggiata al riparo dai raggi del sole diretti, farla crescere in una terra che non sia calcarea, mantenere il terreno umido con innaffiature regolari, ma moderate. Solo così, potrai godere della sua bellissima fioritura autunnale.
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Sara Polotti 10 Gennaio 2024

L'erica, fiore appartenente alla famiglia Ericaceae, è una pianta dai tratti riconoscibili, diffusa in diverse regioni del mondo e conosciuta per la sua fioritura invernale.

Al genere Erica, appartengono in natura oltre 600 specie. Sono arbusti sempreverdi, che non richiedono particolari cure perché sono piante molto rustiche e per questo motivo facili da coltivare. Tra le principali varietà va citata l’erica Gracilis dai fiori dalle tonalità sul rosa e sul rosso, l’erica Carnea, diffusa soprattutto sulle Alpi e sugli Appennini, con caratteristici fiori raccolti a grappoli e l’erica Arborea, il cui legno viene utilizzato per produrre le pipe.

L’erica che più facilmente puoi trovare in commercio, tra fine agosto e novembre, è però la Calluna vulgaris, una varietà che si distingue per il bel fogliame e per la sua fioritura dalle tonalità che cambiano dal lilla al rosa.

In passato veniva utilizzata per realizzare delle scope e per questo motivo veniva chiamata "scopina" o in altri modi similari per indicarne la funzione di scopa. Tuttavia l'erica, in antichità, aveva ben altro utilizzo: era considerata un ottimo rimedio naturale per rompere i calcoli alla vescica, tant'è che la parola greca da cui deriva è "eréiko" che viene tradotta con il termine "frangere".

Quello che più ci interessa, tuttavia, è sapere come coltivarla nel modo corretto sia in vaso che in terra piena per godere della sua bellissima fioritura autunnale.

Come coltivare l’erica in vaso e in giardino

Per coltivare con successo l'erica, è essenziale seguire alcune linee guida fondamentali. Quando piantarla dipende dalla varietà, ma in genere, la primavera e l'autunno sono periodi propizi per la messa a dimora.

L'erica è una pianta che ama la luce, ma mai quella diretta; quindi in estate assicurati che stia in una zona d’ombra, al riparo dai raggi solari e posizionala in un luogo ventilato perché questa pianta non tollera troppo il caldo estivo: già alla temperatura di 25°C soffre. In inverno, ricordati invece di proteggere l'erica dal gelo posizionando il vaso in luoghi riparati o con l'ausilio di coperture apposite.

L’erica non tollera la presenza di calcare nella sua terra, pertanto il terreno che dovrai acquistare dovrà essere acido e ben drenato. In commercio puoi facilmente trovare terreno indicato per le piante acidofile, che ben si adatta alla coltivazione dell'erica.

Anche se coltivata in vaso, è fondamentale garantire un substrato specifico per piante acidofile e un posizionamento che consenta un adeguato assorbimento della luce solare.

Come curare l’erica

Per non fare errori, innaffia l'erica in modo regolare, ma moderato. Ovviamente assicurati di non usare acqua ricca di calcare, altrimenti vanificherai il fatto di aver usato del terreno per piante acidofile e la tua erica ne soffrirà sicuramente.

Ricordati poi di mantenere la giusta umidità della pianta, utilizzando un sottovaso riempito di ghiaia e acqua.

Per quanto riguarda la concimazione invece, puoi usare un fertilizzante liquido per piante acidofile nel periodo primaverile ed estivo. La pianta va concimata ogni 15 giorni aggiungendo il fertilizzante all’acqua di irrigazione.

Malattie e parassiti

Se le foglie  della tua erica dovessero cadere e i fusti dovessero apparire fragili, potrebbe esserci un problema di scarsità di acqua. Prova ad quindi ad aumentare le innaffiature.

Se invece dovessi accorgerti della presenza di alcune ragnatele sulla pianta, l'erica potrebbe essere sotto attacco del ragnetto rosso, un acaro quasi invisibile a occhio nudo occorre punge le foglie per succhiarne la linfa, indebolendo la pianta a tal punto da farla morire. In questo caso si agisce direttamente sulla pianta utilizzando un prodotto specifico.

(Scritto da Gaia Cortese il 6 ottobre 2020;
modificato da Sara Polotti 10 gennaio 2024)